Bruxelles, 5 novembre 2025 – La Commissione europea ha dato il via ufficiale ai lavori per la definizione di un codice di buone pratiche volto a regolamentare la marcatura e l’etichettatura dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale (IA). Questa iniziativa si inserisce nel quadro della legge sull’IA, che impone obblighi di trasparenza per contrastare i rischi associati a deepfake, testi generati artificialmente e altri materiali sintetici, ormai difficili da distinguere da quelli prodotti dall’uomo.
La nuova normativa europea sull’etichettatura dei contenuti IA
La legge sull’IA stabilisce che tutti i contenuti generati tramite sistemi di intelligenza artificiale generativa e interattiva debbano essere chiaramente identificabili, per tutelare i cittadini da fenomeni come disinformazione, frode e inganno. Per questo motivo, la Commissione ha convocato una riunione plenaria con esperti indipendenti nominati dall’Ufficio europeo per l’IA, dando così avvio a un processo di consultazione e redazione del codice che durerà sette mesi. Il documento, di natura volontaria, sarà uno strumento di supporto per i fornitori di sistemi IA, al fine di rispettare gli obblighi di trasparenza previsti.

Il codice riguarderà la marcatura di diversi formati di contenuti sintetici, tra cui audio, immagini, video e testi, che dovranno essere resi leggibili anche da sistemi automatici per facilitarne il rilevamento. Inoltre, si punterà a garantire che gli sviluppatori informino in modo chiaro il pubblico quando si utilizzano tecnologie IA, specialmente in ambiti di interesse pubblico.
Coinvolgimento e trasparenza per un ecosistema digitale affidabile
La consultazione si propone di coinvolgere un ampio spettro di stakeholder: sviluppatori, piattaforme digitali, autorità pubbliche, associazioni di consumatori e cittadini, affinché il codice rifletta le esigenze e le migliori pratiche di tutti i soggetti interessati. Tra le misure previste vi sono l’adozione di sistemi di watermarking e firme digitali per garantire l’impossibilità di eludere l’etichettatura, nonché la promozione di standard europei comuni per la riconoscibilità dei contenuti IA.
L’obbligo di trasparenza interesserà anche le interazioni dirette con sistemi di intelligenza artificiale, come chatbot e assistenti virtuali, assicurando che gli utenti sappiano sempre se stanno comunicando con una macchina. L’entrata in vigore delle nuove disposizioni è prevista per agosto 2026, integrandosi con le norme già esistenti sui sistemi IA ad alto rischio e sui modelli generici.
Con questa iniziativa, l’Unione Europea conferma il proprio ruolo di avanguardia nel definire un modello regolatorio che coniughi innovazione tecnologica, tutela dei diritti fondamentali e fiducia degli utenti nel mercato digitale.
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