Milano, 8 agosto 2025 – Anche Truth Social, la piattaforma social di Donald Trump, si apre all’innovazione tecnologica con il lancio sperimentale di una nuova funzione basata sull’intelligenza artificiale generativa. La novità, denominata Truth Search AI, integra un sistema di ricerca avanzato che utilizza un chatbot sviluppato dalla startup americana Perplexity, concorrente diretta di OpenAI.
Truth Social e l’IA: una nuova frontiera per la ricerca
La funzione Truth Search AI consente agli utenti di ottenere risposte a domande complesse attraverso un mix di contenuti estratti sia dal web sia dai post presenti sulla stessa piattaforma. L’approccio è simile a quanto già implementato da X, il social network di Elon Musk, che sfrutta il proprio chatbot Grok per creare risposte, immagini e video. Secondo alcuni test condotti dal sito The Verge, il sistema di Perplexity sembra prediligere fonti mediatiche di orientamento conservatore, un dettaglio che potrebbe influire sulla percezione dell’informazione fornita.
L’accordo tra Truth Social e Perplexity si distingue inoltre per un rilevante legame finanziario: uno dei maggiori investitori della startup è infatti Jeff Bezos, fondatore di Amazon e figura di spicco nel settore tecnologico e mediatico statunitense. Questo investimento sottolinea l’importanza strategica di Perplexity nel panorama dell’IA conversazionale.
Prospettive di distribuzione e implicazioni legali
La nuova funzionalità sarà inizialmente disponibile sulla versione web di Truth Social, con un successivo rollout previsto per le app iOS e Android. Dmitry Shevelenko, chief business officer di Perplexity, ha espresso entusiasmo per la collaborazione, sottolineando l’obiettivo di offrire “un’intelligenza artificiale potente a un pubblico con domande importanti”.
Tuttavia, la startup non è nuova a controversie: in passato è stata oggetto di accuse relative a violazioni di copyright, plagio e scraping non autorizzato di dati da siti web per l’addestramento dei propri modelli di IA, aspetti che potrebbero influenzare la percezione e l’accettazione della nuova funzione da parte degli utenti e degli stakeholder.
Questa nuova mossa di Trump conferma la crescente convergenza tra politica e tecnologie digitali, in un contesto dove l’IA diventa sempre più centrale nella comunicazione e nell’informazione pubblica.






