La missione Proba-3 ha avuto successo: l’Agenzia Spaziale Europea ha creato la prima eclissi solare artificiale nello spazio
Proba-3, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha raggiunto un traguardo storico con la realizzazione della prima eclissi solare artificiale nello spazio. Questo risultato è stato possibile grazie al perfetto coordinamento di due satelliti posizionati a una distanza di 150 metri l’uno dall’altro, consentendo di studiare con grande dettaglio la corona solare, l’atmosfera esterna del Sole.
La prima eclissi solare artificiale: ecco come è stato possibile
La missione, lanciata il 5 dicembre 2024 dallo spazioporto indiano di Sriharikota con il vettore PSLV-XL, è composta da due satelliti: l’Occultatore e il Coronografo. L’Occultatore, un satellite di 231 kg con un disco oscurante di 1,4 metri di diametro, blocca la luce diretta del Sole, generando un cono d’ombra che permette al Coronografo, distante 150 metri con un margine di errore inferiore al millimetro, di osservare la corona solare senza il fastidioso abbagliamento della fotosfera.
La sfida tecnologica consiste nel mantenere questa formazione con una precisione millimetrica durante un’orbita altamente ellittica, che raggiunge un apogeo di oltre 60.000 km dalla Terra. Grazie a sofisticati sensori laser e telecamere – tra cui il Fine Lateral and Longitudinal Sensor e lo Shadow Positioning Sensor sviluppati anche con il contributo dell’INAF – i satelliti si posizionano autonomamente e mantengono la formazione per circa sei ore per orbita.
Nuove frontiere per la fisica solare e la sicurezza spaziale
Le immagini ottenute tra il 23 e il 25 marzo 2025 hanno permesso di osservare fenomeni difficilmente accessibili con metodi tradizionali, come il vento solare e le espulsioni di massa coronale, eventi che influenzano lo space weather e possono compromettere le comunicazioni satellitari, i sistemi di navigazione e la trasmissione di energia sulla Terra. La capacità di creare eclissi solari su richiesta, per sei ore ogni orbita, rappresenta un progresso senza precedenti rispetto alle eclissi naturali, che durano pochi minuti.
Il coronografo ASPIICS di Proba-3 permette di osservare la corona solare fino a 1,1 raggi solari, avvicinandosi molto più di quanto fatto da precedenti missioni come SOHO. Questa innovazione apre nuove prospettive per lo studio approfondito del Sole e dei suoi effetti sul sistema Terra-Luna, con un impatto importante per la scienza e la tecnologia spaziale.






