L’intelligenza artificiale cambia nettamente anche il traffico su Internet: ecco come l’AI di Google sta “affossando” i siti di news
L’impatto dell’intelligenza artificiale di Google sul traffico online dei siti di informazione sta ridefinendo profondamente il panorama del giornalismo digitale, con conseguenze significative per editori e produttori di contenuti. Le nuove funzionalità AI integrate nei risultati di ricerca, come AI Overviews e AI Mode, stanno modificando le dinamiche di accesso alle notizie, riducendo il numero di visite dirette ai portali editoriali.
L’effetto delle AI Overviews e AI Mode sul traffico delle testate giornalistiche
Introdotto nel 2024, AI Overviews è un sistema di sintesi automatica che fornisce risposte immediate agli utenti, spesso attingendo a contenuti di terze parti senza rimandare ai siti originali. Di conseguenza, molte testate stanno registrando una significativa diminuzione del traffico da ricerca organica. Ad esempio, il New York Times ha visto scendere la quota di visite provenienti da Google Search dal 44% del 2022 al 36,5% nell’aprile 2025, secondo i dati di Similarweb. L’arrivo di AI Mode, il chatbot conversazionale sviluppato da Google per competere con ChatGPT, accentua ulteriormente questa riduzione, poiché mostra ancora meno link esterni.
Google sostiene che l’IA abbia aumentato il numero complessivo di ricerche, ma il maggiore traffico sulla piattaforma non si traduce automaticamente in maggior visibilità per chi produce contenuti. Nuove sperimentazioni, come l’integrazione di tecnologie AI in Gmail, indicano come Google punti a un’adozione sempre più estesa dell’intelligenza artificiale in tutti i servizi.
Strategie delle testate e modelli di monetizzazione alternativi
Di fronte a questo scenario, alcune testate stanno cercando di adattarsi e trovare nuove forme di collaborazione. Il New York Times ha stretto un accordo con Amazon per l’utilizzo dei propri contenuti nell’addestramento di modelli AI, mentre realtà come The Atlantic e The Washington Post hanno avviato partnership con OpenAI. Altri, come Perplexity, propongono modelli innovativi di condivisione dei ricavi pubblicitari quando l’IA presenta contenuti editoriali, segnalando una possibile nuova via per la sostenibilità economica del giornalismo digitale.
Dal giornalismo social-driven al giornalismo post-social
La trasformazione tecnologica si intreccia con un più ampio cambiamento culturale e industriale, come dimostra la parabola di Buzzfeed News. Nato nel 2011 come una testata innovativa basata sulla viralità e la condivisione social, Buzzfeed News ha cessato l’attività nel 2023 a causa della riduzione del traffico social e delle difficoltà nel trovare modelli di monetizzazione sostenibili. La crisi di Buzzfeed riflette un passaggio epocale: dal giornalismo basato sulla social news, che privilegia l’emozione e la viralità, a un “giornalismo post-social” che punta sulla qualità, l’esclusività e un rapporto diretto con il pubblico, superando la dipendenza dagli algoritmi delle piattaforme.
In questa nuova fase, la SEO tradizionale cede il passo all’AIO (AI Optimization), un approccio che mira a scrivere contenuti pensati per essere citati e integrati nelle risposte AI, piuttosto che semplicemente cliccati. La sfida per gli editori sarà quindi reinventare le proprie strategie editoriali e commerciali per mantenere rilevanza e sostenibilità nell’era dell’intelligenza artificiale.