Le sanzioni inflitte sono basate sull’articolo 174-ter della Legge 633/1941 sul diritto d’autore. Partono da 154 euro, ma in caso di recidiva possono arrivare fino a 5.000 euro
A distanza di oltre un anno dal lancio di Piracy Shield, la piattaforma realizzata per contrastare la pirateria digitale e in particolare l’uso del cosiddetto “pezzotto”, le preannunciate sanzioni contro gli utenti sono diventate realtà. Secondo una nota diffusa dalla Guardia di Finanza, sono 2.282 le persone sanzionate in 80 province italiane per aver usufruito di contenuti illegali tramite IPTV.
Capitanio: “La pirateria è un cancro culturale da estirpare”
Intervistato da Corriere Login, Massimiliano Capitanio, Commissario di AGCOM, ha commentato il risultato raggiunto: “Questa operazione finalmente smentisce le bugie della criminalità organizzata, che prometteva anonimato agli utenti. Le forze dell’ordine riescono a rintracciare chiunque, anche chi utilizza una VPN”. Secondo Capitanio, la lista dei multati dimostra il problema non è solo di natura economica, ma ha radici più profonde: “È un cancro culturale che induce molti a credersi furbi, quando in realtà stanno solo rubando”. Il commissario ha infine sottolineato la necessità di proseguire con operazioni simili, lodando il lavoro svolto dalla Guardia di Finanza.
Oltre 2.000 sanzionati: multe da 154 a 5.000 euro
Gli oltre 2.000 utenti identificati per l’utilizzo di IPTV illegali sono stati convocati presso le sedi locali della Guardia di Finanza nei mesi di marzo e aprile 2025. Le multe inflitte sono basate sull’articolo 174-ter della Legge 633/1941 sul diritto d’autore. Le sanzioni partono da 154 euro, ma in caso di recidiva possono arrivare fino a 5.000 euro.
Durante una conferenza stampa con Lega Serie A, il Generale di Brigata Gaetano Cutarelli, comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, ha precisato che le multe sono frutto della collaborazione tra la componente speciale e il Comando Provinciale di Lecce, con l’intervento di 183 Reparti territoriali.
Indagini in corso e collaborazione tra Procure e AGCOM
Il Generale Cutarelli ha inoltre annunciato che sono in corso ulteriori attività di identificazione di altri utenti, avviate in collaborazione con altre tre Procure. A Roma, invece, sono attualmente in fase di sviluppo due procedimenti penali nell’ambito del protocollo operativo sottoscritto tra Guardia di Finanza e AGCOM. Questo accordo prevede un’azione congiunta, tramite i nuclei specializzati della Guardia di Finanza, per contrastare la diffusione illecita di contenuti tutelati da copyright.
La “blacklist” per i recidivi
In un aggiornamento condiviso su LinkedIn, Capitanio ha specificato che 2.266 utenti hanno ricevuto una multa di 154 euro ciascuno, per un totale complessivo di 348.964 euro. Tutti i soggetti sanzionati sono stati inseriti in una blacklist, uno strumento pensato per colpire eventuali recidivi con multe da 5.000 euro e potenziali conseguenze penali.
Un’azione di deterrenza a più livelli
Non è la prima volta in cui gli affezionati al pezzotto vengono sanzionati nel territorio di Lecce. Già nel dicembre scorso, una sentenza del Tribunale di Lecce, pronunciata dalla giudice Roberta Maggio, aveva comminato multe da 154 euro a tredici persone, pur escludendo l’accusa di ricettazione. L’operazione attuale – come sottolineato dalla Guardia di Finanza – ha un chiaro obiettivo: costruire un forte deterrente contro il fenomeno della pirateria, andando a colpire non solo gli utenti, ma anche i server, le piattaforme, le società di hosting, i sistemi di pagamento e i meccanismi di riciclaggio.
Il Nucleo PeF della Guardia di Finanza di Lecce ha denunciato alla Procura quattro amministratori di IPTV, che in cinque anni avrebbero incassato 500.000 euro.
Le reazioni di Claudio Lotito e Luigi De Siervo
Durante la conferenza stampa, è intervenuto anche il Senatore Claudio Lotito, relatore della legge anti-pezzotto e presidente della Lazio: «Ora possiamo identificare e sanzionare duramente sia chi trasmette contenuti illegalmente, sia chi ne usufruisce. Combattere la pirateria significa restituire risorse allo sport, investire nei giovani e riaffermare il principio della legalità».
Sulla stessa linea l’amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, che ha parlato di “giorno storico”: “Chi usa il pezzotto lascia una traccia, e le forze dell’ordine sono oggi in grado di risalire agli utenti. Se dovessero reiterare, saranno sanzionati fino a 5.000 euro”. De Siervo ha ribadito l’importanza della normativa approvata in Parlamento, sottolineando come questa potrà favorire l’intero comparto culturale italiano, ridurre le perdite causate dalla pirateria e contenere il costo degli abbonamenti: “Se tutti pagassero, potremmo pagare meno”.