New York, 12 agosto 2025 – La startup statunitense Perplexity, attiva nel settore dell’intelligenza artificiale e con sede a San Francisco, ha presentato un’offerta da 34,5 miliardi di dollari per l’acquisizione di Chrome, il popolare browser di Google. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal e rappresenta un evento di grande rilievo nel contesto delle dinamiche di mercato della tecnologia e dell’innovazione digitale.
L’offerta record di Perplexity
L’offerta di Perplexity supera la valutazione attuale della stessa startup, che nel 2024 era stata stimata oltre il miliardo di dollari. Secondo quanto riferito, diversi investitori si sono dichiarati pronti a sostenere finanziariamente la transazione, confermando la solidità e l’ambizione del progetto imprenditoriale guidato dall’amministratore delegato Aravind Srinivas. Fondata nel 2022, Perplexity si è rapidamente affermata come uno dei principali motori di ricerca basati su intelligenza artificiale generativa, con un bacino di utenti mensili cresciuto da 10 milioni a 15 milioni nel corso del 2025.
Il contesto legale e la disputa antitrust
L’offerta arriva in un momento cruciale per Google, impegnata in un procedimento legale davanti al giudice federale Amit Mehta. Quest’ultimo sta valutando se imporre a Mountain View la vendita di Chrome, a seguito di un accertamento che ha indicato un monopolio nel mercato della ricerca online. La decisione definitiva su come correggere questa situazione e favorire una maggiore concorrenza dovrebbe essere comunicata nelle prossime settimane.
Chrome rappresenta uno degli asset più strategici di Google, con una diffusione globale e un ruolo centrale nell’esperienza di navigazione web degli utenti. L’eventuale cessione del browser a Perplexity potrebbe segnare un cambiamento significativo nel panorama digitale, segnando l’ingresso di una startup innovativa nel mercato dei browser e della ricerca web.
Perplexity, con il suo approccio basato su algoritmi di intelligenza artificiale avanzata e modelli linguistici di ultima generazione, punta a rivoluzionare il modo di accedere e interagire con le informazioni online, sfidando direttamente i colossi del settore. La vicenda resta in divenire e sarà oggetto di attenzione nei prossimi sviluppi giudiziari e finanziari.






