Parigi, 11 luglio 2025 – La procura di Parigi ha ufficialmente aperto un’inchiesta su X, il social network precedentemente noto come Twitter e di proprietà di Elon Musk, per sospette ingerente straniere attraverso modifiche all’algoritmo della piattaforma. L’indagine, affidata alla Direction générale de la gendarmerie nationale, è stata avviata il 9 luglio e si concentra su potenziali alterazioni del funzionamento di un sistema automatizzato di gestione dati, con l’ipotesi di reato di estrazione fraudolenta di dati in banda organizzata.
Parigi, X: le segnalazioni alla base dell’inchiesta
La prima denuncia è stata presentata il 12 gennaio dal deputato francese Eric Bothorel, esperto in cybersicurezza e membro della maggioranza macroniana. Bothorel ha evidenziato come, da quando Twitter è stato trasformato in X nel 2022, si sia registrata una riduzione della diversità delle voci e delle opzioni disponibili sulla piattaforma. Il parlamentare ha denunciato una mancanza di trasparenza riguardo ai criteri con cui sono stati effettuati i cambiamenti algoritmici e ha posto l’accento sugli interventi personali di Elon Musk nella gestione del social network, definendoli “un vero pericolo e una minaccia per le nostre democrazie”.
Successivamente, un secondo allarme è giunto da un direttore responsabile della cybersicurezza all’interno della funzione pubblica francese, riportato dal settimanale Le Canard enchaîné. Questo esperto ha segnalato una modifica significativa nell’algoritmo di X, che avrebbe portato alla diffusione di contenuti politici di incitamento all’odio, razzisti, omofobi e anti-LGBT+, con il rischio di orientare il dibattito democratico in Francia.
Risposte e contesto istituzionale
La procura ha confermato che l’inchiesta si basa su una serie di verifiche e contributi forniti da ricercatori e istituzioni pubbliche francesi. Da parte sua, il responsabile di X France, Laurent Buanec, ha dichiarato il 22 gennaio che la piattaforma opera secondo “regole rigide, chiare e pubbliche, volte a proteggere il social dai discorsi di odio” e che l’algoritmo è progettato per evitare la promozione di contenuti legati all’odio.
L’apertura dell’inchiesta francese si inserisce in un più ampio quadro europeo dedicato alla tutela dei processi democratici da ingerenze esterne. Nel giugno 2023, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione per contrastare le attività di disinformazione e manipolazione straniere, riconoscendo la necessità di una strategia coordinata per proteggere le democrazie dell’Unione europea.
In un momento in cui la gestione dei social network e la loro influenza sul dibattito pubblico sono oggetto di crescente attenzione a livello internazionale, l’inchiesta francese su X rappresenta dunque un elemento chiave nelle dinamiche attuali di sicurezza informatica e tutela della sovranità democratica.






