Roma, 19 giugno 2025 – In un contesto internazionale sempre più attento all’uso della tecnologia per la sorveglianza, Paragon Solutions, azienda israeliana produttrice di spyware, ha reso noto di aver interrotto i rapporti commerciali con l’Italia. La decisione è stata presa a seguito di sospetti di un uso improprio del software, che avrebbe superato i limiti stabiliti dal contratto e dalle normative vigenti.
Paragon: collaborazione con regimi democratici e rispetto delle normative
Paragon ha sottolineato che la propria attività si svolge esclusivamente con regimi democratici dotati di un quadro giuridico rigoroso, che regolamenta l’utilizzo dello spyware attraverso procedure di controllo e meccanismi di indagine retroattiva. L’azienda ha spiegato che, nonostante una rigorosa politica di selezione dei clienti, questi ultimi sono pienamente responsabili di utilizzare la tecnologia in conformità con le leggi locali e le condizioni d’uso stabilite sia da Paragon che dal Ministero della Difesa israeliano.
In caso di sospetti di violazioni o uso improprio, e qualora il cliente non assuma la responsabilità o non intervenga per porre rimedio, la società cessa immediatamente ogni rapporto commerciale con lo stesso. Paragon ha inoltre confermato di aver offerto la propria collaborazione al governo italiano e al Copasir per le indagini sulla presunta sorveglianza ai danni di giornalisti, ma questa offerta sarebbe stata rifiutata dalle autorità italiane.






