Una svolta rivoluzionaria nel campo della fertilità maschile è stata raggiunta al Columbia University Fertility Center, dove una coppia ha ottenuto la prima gravidanza al mondo grazie a un metodo innovativo che sfrutta l’IA e la robotica per superare casi di infertilità severa maschile. La tecnica, descritta recentemente su The Lancet, rappresenta una luce di speranza per le coppie in cui l’uomo è affetto da azoospermia, una condizione che rende quasi impossibile trovare spermatozoi vitali nel liquido seminale.
La tecnica Star: ottenere una gravidanza grazie all’IA
Il procedimento, denominato Star (Sperm Tracking and Recovery), integra molteplici tecnologie d’avanguardia: dall’imaging ad alta potenza alla microfluidica, fino all’uso di un sofisticato sistema di intelligenza artificiale capace di analizzare milioni di immagini in meno di un’ora per individuare gli spermatozoi vivi nascosti tra detriti cellulari. Una volta localizzati, un robot miniaturizzato li estrae con precisione da un chip microscopico, consentendo l’inseminazione degli ovuli femminili e la creazione di embrioni.
Il team guidato da Zev Williams e Hemant Suryawanshi ha applicato questa tecnica su una coppia che attendeva un figlio da 19 anni, dopo 11 cicli falliti di stimolazione ovarica e un quadro maschile critico. La scansione di oltre 2,5 milioni di immagini ha permesso di isolare due spermatozoi vitali, che hanno portato alla formazione di embrioni e all’avvio della gravidanza.
Sfide culturali e mediche nel benessere sessuale maschile
Parallelamente a queste novità scientifiche, emergono dati interessanti riguardanti l’approccio degli uomini italiani alla salute sessuale. Secondo una recente ricerca condotta da Viatris in collaborazione con Iqvia, quattro uomini su cinque trovano ancora difficile parlare apertamente di disturbi come la disfunzione erettile, nonostante la crescente consapevolezza sull’importanza del benessere sessuale per la qualità della vita. La Generazione Z si mostra più disponibile al confronto, mentre i Millennials tendono a rimandare la visita medica, e le generazioni più mature si rivolgono più spesso a specialisti come urologi e andrologi.
L’intelligenza artificiale non solo si afferma come strumento determinante per la diagnosi e il trattamento dell’infertilità, ma anche come elemento chiave per migliorare il dialogo medico-paziente, incentivando un approccio più proattivo e meno stigmatizzato verso i problemi sessuali maschili.
Verso un futuro di fertilità assistita innovativa
Il successo del metodo Star rappresenta un importante passo avanti nella riproduzione assistita, aprendo la strada a studi clinici più ampi per confermare la sua efficacia su un maggior numero di pazienti. Nel frattempo, il dialogo sulla salute sessuale maschile continua a evolversi, con l’obiettivo di superare barriere psicologiche e culturali e garantire a sempre più uomini l’accesso a cure efficaci e personalizzate.






