Milano, 12 giugno 2025 – OpenAI ha annunciato il rinvio del lancio del suo nuovo modello di intelligenza artificiale, originariamente previsto per il mese di giugno, posticipandolo a una data ancora da definire, ma collocata entro la fine dell’estate. La comunicazione è stata diffusa da Sam Altman, CEO dell’azienda madre di ChatGPT, attraverso un post sul social network X
“Ci prenderemo un po’ più di tempo” ha scritto Altman, sottolineando che il team di ricerca ha realizzato “qualcosa di sorprendente” e che “varrà la pena aspettare”. Questo nuovo modello rappresenta una svolta significativa per OpenAI: si tratta infatti del primo modello “open-weights”, ovvero un sistema che sarà più accessibile agli sviluppatori, ai ricercatori e alle aziende, rispetto ai modelli precedenti che operano tramite i servizi cloud dell’azienda americana. Tale apertura è particolarmente rilevante per le organizzazioni europee, che pongono grande attenzione alla sovranità dei dati.
Un modello più aperto per soddisfare esigenze di sovranità e performance
Il nuovo modello “open-weights” punta a superare i limiti attuali, offrendo una maggiore personalizzazione e trasparenza. Questa scelta risponde alle esigenze di sovranità dei dati, tema centrale per molte istituzioni e aziende nell’Unione Europea, che preferiscono evitare di affidarsi completamente a server esterni.
Nel panorama competitivo, OpenAI si confronta con realtà come Meta, con i suoi modelli Llama, e startup innovative come Mistral AI e DeepSeek, che hanno conquistato una certa popolarità tra gli sviluppatori proprio grazie al loro approccio aperto e collaborativo. Secondo il sito specializzato TechCrunch, il nuovo modello di OpenAI mira a superare le prestazioni di DeepSeek R1 e di Magistral, il modello della francese Mistral.
Le sfide tecniche di ChatGPT e i problemi comuni degli utenti
Parallelamente allo sviluppo del nuovo modello, permangono alcune problematiche nell’utilizzo quotidiano di ChatGPT, la celebre IA conversazionale di OpenAI. Tra i problemi più comuni segnalati dagli utenti vi sono difficoltà di login, errori di server interni e sovraccarichi di rete che causano il messaggio “ChatGPT is at capacity right now”.
Le soluzioni suggerite includono controlli basilari come verifica di username e password, cambio di browser, uso della navigazione in incognito o tentativi di accesso successivi in momenti di minor traffico sul server. Per gli utenti più esigenti, la sottoscrizione a ChatGPT Plus offre una priorità d’accesso e la certezza di utilizzo anche nelle ore più intense, al costo di circa 20 dollari al mese.
In attesa del lancio del modello “open-weights”, OpenAI continua a lavorare per migliorare l’esperienza utente e consolidare la sua presenza nel settore dell’intelligenza artificiale, confermandosi un attore chiave nella trasformazione digitale globale.






