Chi siamo
Redazione
sabato 13 Dicembre 2025
  • Login
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Login
No Result
View All Result
Home Tecnologia

Le tre paure del CEO di OpenAI sull’intelligenza artificiale: abusi, perdita di controllo e dipendenza sociale

Sam Altman individua tre categorie di rischio legate all’IA: dall’uso da parte di attori ostili alla dipendenza accidentale della società.

by Andrea Casamassima
8 Settembre 2025
Sam Altman, CEO of OpenAI@ANSA

Sam Altman, CEO of OpenAI@ANSA

L’intelligenza artificiale è oggi al centro di un dibattito globale che mescola entusiasmo e timori. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha individuato tre “categorie spaventose” che considera tra le principali minacce per il futuro. Non si tratta di scenari di pura fantascienza, ma di rischi concreti che riguardano la sicurezza, il controllo e l’autonomia dell’uomo.

1. Abuso di superintelligenza da parte di attori ostili

La preoccupazione più grande riguarda la possibilità che un attore malintenzionato ottenga per primo una forma di superintelligenza e la utilizzi a scopi distruttivi. In questo scenario, una singola organizzazione o un individuo potrebbe sfruttare l’IA per:

  • sviluppare armi biologiche;

  • sabotare infrastrutture critiche come reti elettriche e sistemi energetici;

  • penetrare nei mercati finanziari per rubare enormi quantità di denaro.

Il problema centrale è che, senza un’IA di pari potenza, sarebbe impossibile difendersi da simili minacce. Altman sottolinea che le capacità di bioingegneria e di cybersecurity dei modelli stanno diventando “abbastanza significative” e che la comunità internazionale non sta prendendo il pericolo con la dovuta serietà.

2. Perdita di controllo sui sistemi (scenario fantascientifico)

La seconda categoria è più vicina alle paure collettive alimentate dal cinema: l’IA che sfugge al controllo umano. Immaginare un sistema che non voglia essere spento, che sviluppi una sorta di “volontà propria”, resta uno degli incubi tecnologici più discussi.

Secondo Altman, questa ipotesi è meno probabile rispetto alla prima ma rimane un rischio reale. Per questo motivo le aziende del settore, inclusa OpenAI, stanno investendo risorse nel cosiddetto model alignment, ovvero nel processo di allineamento tra obiettivi umani e comportamenti dell’IA. Tuttavia, man mano che i sistemi diventano più complessi e potenti, cresce anche la difficoltà di mantenere un controllo completo.

3. Dipendenza accidentale e perdita di autonomia sociale

La terza paura individuata dal CEO di OpenAI non riguarda un’IA malevola, bensì la nostra crescente dipendenza da essa. I modelli di intelligenza artificiale rischiano di diventare talmente integrati nella vita quotidiana da modificare in profondità il funzionamento della società.

Un esempio già osservabile è l’uso emotivo eccessivo dei chatbot. Molti giovani dichiarano di non riuscire a prendere decisioni personali senza consultare strumenti come ChatGPT, attribuendo loro un’autorità superiore a quella di amici, familiari o persino professionisti.

Altman evidenzia come questo scenario sia “abbastanza spaventoso”: anche se i consigli dell’IA fossero migliori di quelli di un terapeuta umano, l’idea di vivere secondo le indicazioni di un algoritmo rappresenta un pericolo per la nostra autonomia.

OpenAI CEO Sam Altman attends a talk session with SoftBank Group Corp@ANSA
OpenAI CEO Sam Altman attends a talk session with SoftBank Group Corp@ANSA

Il caso degli scacchi come metafora

La storia degli scacchi offre un parallelo interessante. Negli anni ’90, quando Deep Blue di IBM sconfisse Garry Kasparov, molti temettero la fine del gioco. In realtà, gli scacchi sono oggi più popolari che mai. Tuttavia, è significativo che, dopo una breve fase in cui uomini e macchine collaboravano, l’IA abbia rapidamente superato qualsiasi contributo umano, rendendo l’intervento dell’uomo un ostacolo più che un aiuto.

Secondo Altman, qualcosa di simile potrebbe accadere a livello sociale: se i leader politici o gli amministratori delegati iniziassero a seguire ciecamente le raccomandazioni dei sistemi di IA senza comprenderle, significherebbe delegare decisioni cruciali a entità non del tutto trasparenti.

Perché questi rischi contano davvero

Le tre categorie delineate non sono ipotesi lontane, ma scenari possibili che richiedono un dibattito pubblico e regolamentazioni globali. Abuso, perdita di controllo e dipendenza accidentale rappresentano facce diverse della stessa sfida: convivere con un’intelligenza che, in prospettiva, potrebbe superare le nostre capacità cognitive.

OpenAI e altre aziende stanno lavorando per ridurre i rischi attraverso sistemi di sicurezza e trasparenza, ma la tecnologia corre più veloce della legislazione e della consapevolezza sociale. La domanda centrale rimane: saremo in grado di mantenere l’IA al servizio dell’uomo, evitando che diventi uno strumento fuori controllo o, peggio, una stampella da cui non riusciremo più a liberarci?

Related Posts

La madre di Alberto Trentini
Esteri

“Il Paese sembra averlo abbandonato”: l’appello della madre di Alberto Trentini

12 Dicembre 2025
Tajani, leader di Forza Italia
Politica

L’Invito di Berlusconi al rinnovamento agita Forza Italia, ma Tajani resta (per ora) il leader

12 Dicembre 2025
Il logo della Juventus
Calcio

Tether presenta offerta vincolante per l’intera quota Juventus. Exor: “Nessuna trattativa in corso”

12 Dicembre 2025
Andrea Sempio nel delitto di Garlasco
Cronaca

Garlasco, Sempio: “Felice che sia arrivata la perizia Albani, era un peso”

12 Dicembre 2025
Abu Dhabi
Lifestyle

Non sai dove andare in vacanza? Scopri quali saranno le mete più gettonate nel 2026

12 Dicembre 2025
Papa Leone XIV
Cronaca

Papa Leone agli 007 italiani: “Mai usare informazioni per ricatti o intimidazioni”

12 Dicembre 2025

Articoli recenti

  • “Il Paese sembra averlo abbandonato”: l’appello della madre di Alberto Trentini
  • L’Invito di Berlusconi al rinnovamento agita Forza Italia, ma Tajani resta (per ora) il leader
  • Tether presenta offerta vincolante per l’intera quota Juventus. Exor: “Nessuna trattativa in corso”
  • Garlasco, Sempio: “Felice che sia arrivata la perizia Albani, era un peso”
  • Non sai dove andare in vacanza? Scopri quali saranno le mete più gettonate nel 2026

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
  • Chi siamo
  • Redazione

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.