Milano, 22 luglio 2025 – Netflix ha compiuto un significativo passo avanti nell’uso della tecnologia, integrando per la prima volta l’intelligenza artificiale generativa per la creazione di effetti speciali nelle sue produzioni. Questa innovazione è stata applicata con successo nella serie argentina di fantascienza “L’eternauta”, aprendo nuove prospettive per il settore audiovisivo.
L’intelligenza artificiale al servizio degli effetti speciali di Netflix
Secondo quanto riportato da Bloomberg e confermato dal co-amministratore delegato di Netflix, Ted Sarandos, la sequenza più rappresentativa è quella che mostra il crollo di un edificio a Buenos Aires, realizzata interamente con modelli di intelligenza artificiale generativa. Questo metodo, basato su prompt testuali, ha permesso di ridurre di dieci volte sia i tempi di lavorazione che i costi rispetto ai tradizionali strumenti di effetti visivi (VFX). La startup californiana Runaway AI, scelta da Netflix per questa sperimentazione, si sta imponendo nel settore con un modello video concorrente rispetto a quelli sviluppati da OpenAI e Google. Anche Disney, seppur con approcci differenti e in un contesto di controversie legali, ha effettuato test con Runaway AI.
Sarandos ha sottolineato che l’adozione di modelli generativi apre nuove opportunità soprattutto per produzioni con budget limitati, che in passato erano costrette a evitare scene ad alto impatto visivo o ricorrere a compromessi tecnici. Questa innovazione consente quindi di realizzare contenuti spettacolari a costi accessibili, aumentando la qualità e la rapidità della produzione.
Impatti economici e controversie nel settore
L’annuncio è arrivato in concomitanza con la pubblicazione dei risultati finanziari di Netflix nel secondo trimestre 2025, che mostrano una crescita significativa: ricavi a 11 miliardi di dollari (+16% su base annua) e un utile netto salito a 3,1 miliardi di dollari. Tra i fattori trainanti delle performance vi è la terza stagione di “Squid Game”, che ha raggiunto oltre 122 milioni di visualizzazioni globali nelle prime settimane.
Nonostante i vantaggi economici e tecnologici, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nel campo creativo solleva questioni ancora aperte. Lo sciopero di Hollywood nel 2023 aveva evidenziato le preoccupazioni di attori e sceneggiatori riguardo all’uso di algoritmi addestrati su contenuti esistenti senza adeguati consensi o compensi. I sindacati continuano a monitorare con attenzione l’evoluzione di queste tecnologie per tutelare i posti di lavoro nei reparti creativi e tecnici.
Netflix, da parte sua, rivendica che l’IA non sostituisce la creatività umana, ma la potenzia, offrendo soluzioni spettacolari a team che in passato avrebbero dovuto rinunciare per ragioni economiche. Tuttavia, il dibattito sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei professionisti del settore rimane aperto.






