Milano, 18 settembre 2024 – Frasky, il nuovo robot per l’agricoltura di precisione, è pronto a rivoluzionare la gestione dei vigneti in Italia grazie all’innovazione tecnologica sviluppata dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) in collaborazione con il Joint Lab, un laboratorio congiunto che unisce IIT, Sistema Bergamo, Consorzio Intellimech, Confindustria Bergamo, l’Università di Bergamo e il Kilometro Rosso Innovation District. Questo sistema robotico è stato progettato per muoversi autonomamente tra i filari, monitorare lo stato di salute delle piante e applicare trattamenti mirati, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza produttiva riducendo l’impatto ambientale e migliorando la sicurezza dei lavoratori.
Tecnologia avanzata per la il lavoro nei vigneti
Frasky si distingue per la sua capacità di eseguire operazioni delicate grazie a un braccio robotico dotato di una mano meccanica “soft” in grado di manipolare i grappoli d’uva senza danneggiarli. Una telecamera integrata nel braccio consente di mappare l’ambiente circostante, identificare gli ostacoli e riconoscere con precisione i grappoli, utilizzando algoritmi di visione artificiale. Montato su una piattaforma mobile a quattro ruote motrici, il robot è progettato per operare su terreni irregolari e adattarsi alle variabili climatiche e stagionali tipiche del vigneto. Il sistema è inoltre modulare e flessibile, permettendo l’integrazione di strumenti aggiuntivi, come un ugello per l’erogazione di trattamenti selettivi direttamente sulla pianta.
Il controllo del robot avviene tramite un software con interfaccia grafica intuitiva, che consente all’operatore di inviare comandi e monitorare in tempo reale le attività svolte. Questo approccio consente un monitoraggio digitalizzato più preciso e una gestione ottimale delle coltivazioni, riducendo l’uso di sostanze chimiche e limitando l’esposizione dei lavoratori a potenziali rischi.
Innovazione sostenibile e collaborazioni strategiche
Nato all’interno del Joiint Lab e supportato da nove aziende orobiche tra cui ABB, Brembo e Same Deutz-Fahr, Frasky rappresenta una risposta concreta a sfide cruciali dell’agricoltura moderna come la carenza di manodopera e la sostenibilità ambientale. Il progetto ha superato con successo test sperimentali in laboratorio su vigneti artificiali e sarà presentato ufficialmente a novembre alla fiera A&T Nordest di Vicenza.
Questa innovazione si inserisce in un contesto più ampio di sviluppo tecnologico applicato alla viticoltura, dove l’integrazione di robotica, intelligenza artificiale e fonti energetiche rinnovabili, come l’impianto agrivoltaico avanzato inaugurato dal Gruppo Caviro a Forlì, apre nuove prospettive per un’agricoltura sempre più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
Francesca Negrello, ricercatrice IIT e coordinatrice tecnica del progetto, sottolinea come l’automazione di compiti ripetitivi e delicati possa migliorare significativamente la produttività e la qualità nella gestione dei vigneti, aprendo la strada a un futuro in cui la tecnologia sarà un alleato imprescindibile per la filiera vitivinicola italiana.






