OpenAI, l’azienda statunitense leader nella ricerca sull’intelligenza artificiale (IA), sta ampliando i propri orizzonti verso la creazione di musica generata da IA. Dopo il lancio dell’app Sora negli Stati Uniti e Canada e del modello Sora 2 per la generazione di video, l’azienda è ora impegnata nello sviluppo di un software in grado di comporre brani musicali, grazie a una collaborazione con la prestigiosa Juilliard School di New York, una delle più rinomate scuole di arti, musica e spettacolo al mondo.
OpenAI: collaborazione con la Juilliard School per la musica generata da IA
Secondo quanto riportato dal sito The Information, OpenAI ha siglato un accordo con la Juilliard School per utilizzare dati come spartiti musicali e altre risorse didattiche fornite dagli studenti dell’istituto per addestrare la propria intelligenza artificiale alla creazione di melodie e composizioni originali. Gli studenti stessi stanno contribuendo attivamente fornendo materiale per l’addestramento del modello. Questa nuova tecnologia potrebbe essere integrata all’interno di ChatGPT e del modello video Sora, consentendo così la generazione di brani musicali personalizzati che potrebbero essere impiegati anche in ambito pubblicitario.
Competizione nel settore e sfide legali
OpenAI si trova a dover recuperare terreno rispetto a Google, che a maggio ha presentato la seconda generazione del suo modello di creazione musicale denominato Lyria. Parallelamente, altre startup come Suno e Udio hanno dimostrato un crescente interesse del pubblico verso l’IA musicale, con Suno che ha recentemente quadruplicato i suoi ricavi ricorrenti annuali, raggiungendo quota 150 milioni di dollari.
Tuttavia, il settore si confronta anche con importanti questioni legali legate al copyright. La Recording Industry Association of America (RIAA), che rappresenta major come Universal Music Group, Sony e Warner Bros, ha avviato cause contro aziende di IA accusate di aver addestrato i loro modelli su brani protetti da copyright senza autorizzazione. OpenAI potrebbe dover stipulare accordi con le etichette discografiche per evitare contenziosi simili.
OpenAI, fondata nel 2015 e con sede a San Francisco, è nota per il suo impegno nello sviluppo di un’intelligenza artificiale amichevole e vantaggiosa per l’umanità, una missione alla quale ora si aggiunge l’ambizioso obiettivo di innovare anche nel campo della musica grazie all’IA.





