Tel Aviv, 18 giugno 2025 – In un nuovo episodio di tensioni cibernetiche tra Iran e gruppi hacker filo-israeliani, il collettivo noto come The Predatory Sparrow ha rivendicato un attacco informatico contro il più grande exchange di criptovalute iraniano, Nobitex. L’azione segue di poco il massiccio attacco alla Bank Sepah, uno degli istituti finanziari più antichi e strategici dell’Iran, legato al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).
Iran, attacco a Nobitex: minacciata la divulgazione dei dati
Il gruppo ha annunciato di aver compromesso l’infrastruttura di Nobitex, minacciando la diffusione entro 24 ore di tutte le informazioni interne della piattaforma di scambio di criptovalute. L’accusa rivolta all’exchange è di aver favorito il finanziamento del terrorismo iraniano e di consentire l’elusione delle sanzioni internazionali, attraverso operazioni opache che avvantaggiano il regime di Teheran.
Questa azione si inserisce in un più ampio scontro su scala digitale, che nelle ultime 48 ore ha visto la destabilizzazione di un settore chiave dell’economia iraniana, già sotto pressione a causa delle ripercussioni dell’attacco contro Bank Sepah.
Bank Sepah nel mirino: dati distrutti e disagi diffusi
Martedì scorso, The Predatory Sparrow ha dichiarato di aver “distrutto tutti i dati” della Bank Sepah, istituto fondato nel 1925 e fondamentale per la gestione delle finanze legate al programma militare e missilistico iraniano. Con oltre 1.800 filiali in Iran e sedi anche in Europa, la banca è stata oggetto di sanzioni statunitensi dal 2019 per il suo ruolo nell’aggiramento delle restrizioni internazionali.
L’attacco ha provocato chiusure temporanee di filiali e disservizi per i clienti, con segnalazioni di malfunzionamenti anche nelle transazioni presso le stazioni di servizio, evidenziando l’ampiezza dell’impatto operativo. Le autorità iraniane non hanno rilasciato commenti ufficiali, ma l’agenzia semi-ufficiale Fars ha assicurato che i problemi saranno risolti nel giro di poche ore.
Il gruppo hacker ha giustificato l’azione come un colpo diretto al sostegno finanziario delle attività militari e terroristiche del regime, definendo la Bank Sepah un “istituto dedito a preservare le fantasie terroristiche del dittatore”. La vicinanza di The Predatory Sparrow a Israele è stata più volte sottolineata dai media e dalle autorità iraniane, e i recenti attacchi confermano un’escalation significativa nella guerra cibernetica tra i due Paesi.






