Bruxelles, 6 Giugno – Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che non è opportuno modificare le scadenze legali dell’AI Act, previsto per essere pienamente applicabile il 2 agosto 2026. Le disposizioni relative ai modelli di intelligenza artificiale generali entreranno in vigore ad agosto 2025. Quest’anno è in programma un omnibus digitale per valutare semplificazioni future
L’Unione Europea sta affrontando una fase cruciale nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale con l’AI Act, una normativa che ha l’obiettivo di garantire un uso etico e responsabile di questa tecnologia. Recentemente, un portavoce della Commissione europea ha affermato che non ci sono intenzioni di modificare le scadenze legali già stabilite, ma si sta considerando la possibilità di rinviare l’applicazione di alcune disposizioni. Questo ha aperto un dibattito sul futuro della legislazione in materia di intelligenza artificiale, evidenziando la necessità di un equilibrio tra innovazione e protezione dei diritti civili.
L’AI Act e le sue scadenze
L’AI Act, entrato in vigore nell’agosto 2024, prevede che le normative sui modelli di intelligenza artificiale per scopi generali diventino operative a partire dal 2 agosto 2026. Tuttavia, il confronto in corso sul “omnibus digitale” potrebbe influenzare queste scadenze, poiché l’obiettivo di questo pacchetto legislativo è la semplificazione delle normative digitali esistenti. La Commissione ha già stabilito divieti specifici a febbraio, e il portavoce ha sottolineato che queste scadenze non devono essere modificate.
La responsabilità degli sviluppatori dell’intelligenza artificiale
Un aspetto fondamentale dell’AI Act è la responsabilità degli sviluppatori e fornitori di tecnologie di intelligenza artificiale. La Commissione intende garantire che i sistemi siano sicuri e trasparenti, richiedendo che i modelli non violino i diritti fondamentali dei cittadini europei. Questa normativa prevede regole rigorose per i sistemi ad alto rischio, in particolare in ambiti sensibili come la salute, la sicurezza e la giustizia sociale.
Un modello per il futuro
Con l’AI Act, l’Unione Europea si propone di diventare un leader mondiale nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale. La sua intenzione è quella di stabilire un modello che potrebbe essere seguito da altri Paesi e regioni. La discussione attuale sul possibile rinvio di alcune scadenze evidenzia le sfide complesse che si presentano in questo settore in rapida evoluzione. È essenziale mantenere un dialogo continuo tra le istituzioni europee e gli attori del settore tecnologico per garantire un’attuazione efficace e tempestiva della normativa.
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