La Federal Trade Commission (FTC) ha avviato una richiesta formale a Google, Meta e OpenAI, chiedendo dettagli sull’impatto dei loro chatbot sui bambini. L’agenzia americana per la tutela dei consumatori ha esteso la richiesta anche ad altre quattro società produttrici di chatbot, compresa xAI, la nuova realtà di Elon Musk.
La richiesta della Federal Trade Commission sui chatbot
L’obiettivo della FTC è comprendere come queste aziende misurino, testino e monitorino i chatbot, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo da parte di bambini e adolescenti. Le autorità vogliono anche conoscere quali misure siano state adottate per limitare l’uso di questi strumenti da parte delle fasce più giovani, al fine di prevenire possibili rischi.
Questa azione arriva in un contesto di crescente attenzione sulle potenziali conseguenze dell’uso dei chatbot, soprattutto dopo la causa legale avviata da un gruppo di genitori californiani contro OpenAI. I genitori accusano la società di aver contribuito all’isolamento del loro figlio e di averlo assistito nel pianificare il suo suicidio.
Contesto e implicazioni per le aziende
La richiesta della FTC rappresenta un passo significativo nel tentativo di regolamentare l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale, soprattutto quelle rivolte a un pubblico giovane e vulnerabile. Le aziende coinvolte dovranno fornire dati e documentazione dettagliata sulle pratiche adottate, evidenziando le strategie di sicurezza e controllo implementate per tutelare i minori.
La crescente diffusione dei chatbot AI, utilizzati per rispondere a domande, fornire supporto e persino intrattenere, ha sollevato dubbi sull’adeguatezza delle misure di protezione attuali. La Federal Trade Commission intende quindi esaminare con attenzione questi aspetti per garantire una maggiore sicurezza e trasparenza nell’uso di queste tecnologie.






