Otto studenti su dieci utilizzano regolarmente strumenti di intelligenza artificiale generativa (GenAI), ma oltre un terzo dei docenti ritiene che i propri studenti non ne facciano mai uso. È il paradosso emerso dal primo studio nazionale sull’impatto della GenAI nella scuola italiana, condotto da Tortuga in collaborazione con Yellow Tech. La ricerca ha coinvolto oltre 3.800 partecipanti tra insegnanti, studenti delle scuole superiori e personale ATA, provenienti da 274 istituti distribuiti in 18 regioni italiane.
Diffusione dell’intelligenza artificiale a scuola e la percezione dei docenti
L’indagine fotografa una realtà in cui l’uso dell’intelligenza artificiale è già ampiamente diffuso: il 66% dei docenti e l’84% degli studenti la utilizzano settimanalmente. Tuttavia, il 36% degli insegnanti crede erroneamente che i loro studenti non la usino mai, mentre solo il 16% degli studenti dichiara di non farne uso regolare. Questo divario tra realtà e percezione genera diffidenza e sfiducia in classe, creando un gap che potrebbe compromettere il dialogo educativo.
L’uso da parte degli studenti è spesso “di convenienza”: il 57% si limita a utilizzare la GenAI per controllare risposte corrette o cercare idee, senza approfondire realmente i contenuti. Gli insegnanti mostrano interesse soprattutto per l’impiego didattico dell’IA, come la preparazione di materiali e verifiche, ma sottovalutano il suo potenziale nelle attività amministrative e burocratiche. Ciò comporta una rinuncia al cosiddetto “dividendo dell’IA”, cioè il risparmio di tempo significativo che la tecnologia potrebbe offrire nelle attività a basso valore aggiunto.
Tensioni tra studenti e insegnanti sul ruolo dell’IA
Il 66% dei docenti vede le potenzialità positive della GenAI e la utilizza per arricchire il proprio lavoro, mentre chi non la usa la considera una minaccia per lo sviluppo del pensiero critico. Si evidenzia una spaccatura tra docenti e studenti: il 71% dei ragazzi percepisce un calo di fiducia da parte degli insegnanti, e due insegnanti su tre preferirebbero premiare un elaborato più debole ma realizzato in autonomia, piuttosto che uno più valido ma supportato dall’IA.
Nonostante ciò, il 75% di docenti e studenti concorda sul fatto che la GenAI possa rappresentare un aiuto per gli studenti in difficoltà, percentuale che sale al 78% tra chi la utilizza regolarmente. Persistono però preoccupazioni riguardo a un uso eccessivo, che potrebbe compromettere lo sviluppo di abilità critiche fondamentali.






