Instagram cambia pelle. Per la prima volta nella sua storia, introduce in modo nativo una funzione che gli utenti chiedevano da anni: il tasto Repost. Una novità che potrebbe sembrare semplice, ma che in realtà rappresenta una svolta epocale nella struttura e nell’utilizzo della piattaforma. Non si tratta solo di una funzione in più, ma di un vero cambio di paradigma: ora gli utenti possono ricondividere i post degli altri, pubblicandoli sul proprio profilo in una scheda separata, accessibile da chiunque visiti la pagina. È la fine del feed come lo conoscevamo? È solo l’inizio di una nuova ondata social? Cerchiamo di capire nel dettaglio cosa sta succedendo, perché sta accadendo adesso, e quali scenari futuri si aprono per utenti, brand e creator.
La funzione Repost è in fase di rilascio graduale, ma chi ha già aggiornato l’app ha probabilmente notato una nuova icona con doppia freccia comparsa sotto ai post nel feed. Si tratta della nuova opzione per ripubblicare un contenuto altrui. Quando si clicca su quell’icona, il post viene condiviso esattamente com’è, senza la possibilità di modificarlo, e finisce nella nuova tab “Reposts” del proprio profilo. Non viene quindi mescolato nella classica griglia dei post personali, ma viene raccolto in una sezione dedicata. Questo permette agli utenti di distinguere chiaramente ciò che hanno creato da ciò che hanno semplicemente voluto amplificare. Inoltre, ogni contenuto ripubblicato riporta un conteggio visibile dei repost ricevuti, proprio come già accade per i like, i commenti e le condivisioni. Quando ripubblichi un contenuto, l’icona diventa spuntata: in questo modo puoi sempre sapere cosa hai ricondiviso.
Questa funzione, tanto attesa quanto discussa, non arriva da sola. Con lei Meta ha deciso di introdurre anche altre due novità strategiche. La prima si chiama Instagram Map, ed è una mappa interattiva visibile solo ai contatti selezionati tramite chat. Può mostrare la tua posizione attuale in tempo reale, ma è opt-in, quindi nessuno può vederla se non autorizzi tu espressamente. Questo strumento riprende in modo evidente quanto già visto su Snapchat con la Snap Map, e punta a far tornare l’esperienza su Instagram più “sociale”, più legata alla vita reale degli amici e meno a un consumo passivo di contenuti.
La seconda novità è la scheda “Friends” nei Reels, una nuova sezione personalizzata che mostra cosa stanno facendo i tuoi amici: quali Reels hanno commentato, quali hanno apprezzato, quali hanno creato e, da ora, anche quali hanno ripubblicato. Questo non solo crea un feed più “familiare” e rilevante, ma spinge anche verso un algoritmo più umano, fatto non solo di suggerimenti generici ma anche di interazioni tra persone reali. In questa tab è possibile silenziare amici o nascondere le proprie attività, garantendo un minimo di controllo e privacy.
Ma perché Instagram ha deciso di cambiare così tanto tutto insieme? I motivi sono tanti, ma uno in particolare spicca: la crescente disconnessione tra utenti e amici reali sulla piattaforma. Dai dati emersi durante un’udienza antitrust che ha coinvolto Meta, è emerso che solo il 7% del tempo passato su Instagram viene speso guardando contenuti di amici. Questo significa che la maggior parte dell’esperienza è ormai guidata da Reel, video virali, post di influencer o account pubblici. Instagram si sta così trasformando in un feed intrattenitivo e impersonale, molto simile a TikTok. Con le nuove funzioni, il social di casa Meta vuole invertire la rotta, riportare l’attenzione su chi conosci davvero, su cosa guardano le persone a te vicine, e creare un ecosistema più partecipativo, più sociale, più umano.
La funzione Repost si inserisce perfettamente in questo quadro. Da oggi puoi dare visibilità ai post degli altri senza dover fare uno screenshot o condividerli nelle Storie, dove tutto sparisce dopo 24 ore. Ora puoi farlo in modo stabile, duraturo e pubblico. È uno strumento potentissimo per i creator, perché aumenta esponenzialmente la possibilità di essere scoperti da nuovi pubblici. È utile per i brand, che potranno stimolare la community a ricondividere post, testimonianze, recensioni o promozioni. E anche per gli utenti comuni, che potranno usare il proprio profilo per segnalare notizie, contenuti interessanti, cause sociali, aggiornamenti o semplicemente qualcosa che li ha colpiti.
Certo, alcune domande restano aperte. Chi andrà mai a curiosare nella tab Reposts di un profilo? Quanti contenuti ricondivisi vedremo nei nostri feed? Sarà il caso di usarla con parsimonia, per non saturare l’esperienza? Tutte questioni legittime. Ma una cosa è certa: ogni volta che Meta introduce una nuova funzione, l’algoritmo tende a premiarla. Quindi nelle prossime settimane vedremo sicuramente una crescita di visibilità per i contenuti ripubblicati. Potrebbe essere il momento ideale per testare la funzione, magari ripubblicando contenuti rilevanti per il proprio settore, testimonianze, eventi, Reels virali o post di persone che si vuole sostenere.
Sarà anche una grande occasione strategica per rafforzare il proprio personal brand. Un consiglio concreto? Inizia a creare contenuti invitando gli utenti a condividerli tramite il tasto Repost. Oppure usa le storie per segnalare che nella tua nuova tab ci sono aggiornamenti, breaking news, consigli o approfondimenti. Questo piccolo gesto può trasformarsi in una call to action potente, in grado di aumentare copertura e coinvolgimento.
In definitiva, Instagram non è più quello di prima. Non si limita più a mostrare cosa pubblichi, ma anche cosa ti interessa, cosa vuoi amplificare, a cosa vuoi dare spazio. È un cambio sottile, ma importante. Siamo entrati in un nuovo capitolo dell’era social, dove il contenuto originale e quello ricondiviso convivono in equilibrio. A te la scelta di come usarlo. Ma una cosa è sicura: ignorarla significherebbe perdere un’opportunità.
