Il consiglio comunale di Toyoake, nella prefettura di Aichi, nel Giappone centrale, ha approvato un’ordinanza che invita i residenti a limitare l’uso di smartphone, console e altri dispositivi digitali a un massimo di due ore al giorno, esclusi gli orari scolastici e lavorativi. La misura, anticipata il mese scorso e già rimbalzata sui media internazionali, nasce dalla preoccupazione per gli effetti negativi dell’iperconnessione sulla salute fisica e mentale, soprattutto tra i più giovani.
Obiettivi e motivazioni della normativa
La norma sugli smartphone entrerà in vigore il primo ottobre e, pur non prevedendo sanzioni, trasmette un messaggio chiaro: meno tempo davanti agli schermi, più riposo e qualità della vita. Il Comune ritiene che l’eccesso di streaming e social media possa interferire con il sonno notturno, rallentare lo sviluppo cognitivo dei ragazzi e ridurre il tempo di condivisione in famiglia.
I limiti all’uso di smartphone e altri dispositivi
Secondo l’ordinanza, i bambini delle scuole elementari dovranno spegnere i dispositivi entro le 21, mentre per gli studenti delle medie e superiori il limite è fissato alle 22. Il documento sottolinea come un sonno adeguato sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei ragazzi.
Linee guida e supporto alle famiglie
Il sindaco Masafumi Kouki ha spiegato che i limiti sono stati stabiliti seguendo le indicazioni del ministero della Salute giapponese, che raccomanda di non superare due ore di utilizzo quotidiano nei giorni feriali per non alterare il ciclo sonno-veglia. Ai genitori viene chiesto di stabilire regole precise in casa, mentre il Comune si impegna a offrire supporto e consulenza alle famiglie per favorire un uso equilibrato dei dispositivi.





