Per evitare una multa di 2,4 miliardi per abuso di posizione dominante, Google ha rivisitato il proprio modello, garantendo visibilità a diversi servizi di comparazione
Dal 2017, Google ha apportato significative modifiche alle sue pratiche commerciali, trasformando radicalmente il panorama dei comparatori di shopping in Europa. Il numero di questi servizi è passato da soli sette a oltre 1.550, un incremento che dimostra l’efficacia delle nuove strategie adottate per rispondere alle pressioni della Commissione Europea.
Le modifiche apportate da Google
La Commissione Europea ha imposto a Google di modificare il proprio comportamento, accusandolo di abuso di posizione dominante. La potenziale sanzione di 2,4 miliardi di euro ha spinto il colosso tecnologico a rivedere le sue politiche, introducendo un sistema di asta per gli spazi pubblicitari. Questo cambiamento ha consentito a Google Shopping di competere ad armi pari con altri servizi di comparazione, garantendo una maggiore visibilità anche ai concorrenti.
La crescita dei comparatori di shopping
Google sostiene che tali modifiche hanno portato a una crescita esponenziale del settore. L’aumento dei comparatori di shopping non è solo un effetto collaterale delle nuove regole, ma anche un segnale di un mercato in evoluzione. Tuttavia, l’azienda esprime forte disaccordo nei confronti delle richieste di risarcimento danni avanzate da alcune aziende, sostenendo che queste ultime non riconoscono il progresso e il successo raggiunto dall’industria.
Il futuro della concorrenza nel settore tecnologico
Questa questione solleva interrogativi importanti riguardo al futuro della concorrenza nel settore tecnologico. La crescita dei comparatori di shopping, ora in grado di competere in modo più equo, potrebbe stimolare l’innovazione e migliorare le offerte per i consumatori. Alcuni esperti del settore ritengono che questa evoluzione potrebbe influenzare anche la strategia di altre grandi piattaforme online, spingendole a rivedere le loro politiche di visibilità e pubblicità.