Milano, 17 settembre 2025 – L’Aeroporto di Milano Linate si trova al centro di un’importante vicenda legata all’implementazione del sistema di imbarco biometrico basato sul riconoscimento del volto, il cosiddetto face boarding, una tecnologia innovativa che, seppur già adottata in via sperimentale e poi ufficiale, è stata soggetta a una sospensione da parte del Garante per la protezione dei dati personali.
Face boarding, riconoscimento facciale a Milano Linate: tecnologia e sospensione
A partire dal 2019, l’imbarco biometrico noto come Face boarding è stato sperimentato presso l’aeroporto milanese, consentendo ai passeggeri di completare le procedure di check-in e imbarco senza esibire documenti di identità, ma utilizzando esclusivamente il proprio volto come sistema di identificazione. Questo sistema, adottato inizialmente da compagnie come Ita Airways e Scandinavian Airlines sui voli nazionali e verso Copenhagen, ha rappresentato un significativo passo avanti nel processo di digitalizzazione e semplificazione delle operazioni aeroportuali.
Tuttavia, verso la fine del 2024, il sistema è incappato in una revisione da parte delle autorità regolatorie italiane ed europee, in particolare alla luce delle indicazioni emerse dal Comitato europeo per la protezione dei dati che ha evidenziato quattro profili critici riguardanti la tutela della privacy nel trattamento di dati biometrici così sensibili. A seguito di tali valutazioni, il Garante italiano ha deciso di sospendere temporaneamente l’uso del sistema Face boarding a Linate in attesa del completamento dell’istruttoria, dopo che già l’aeroporto di Roma Fiumicino, con il suo sistema analogo denominato “You Board”, aveva optato per una sospensione preventiva.
Il provvedimento notificato l’11 settembre scorso ha rivelato che al 31 luglio 2025 oltre 24.500 viaggiatori avevano utilizzato il servizio, ma ha sottolineato la mancanza di un controllo attivo da parte degli utenti sui propri dati biometrici, affidati in esclusiva alla gestione di SEA, la società che opera a Linate. Questa criticità ha spinto il Garante a imporre una limitazione provvisoria del sistema, fino a quando non saranno adottate ulteriori misure di sicurezza e trasparenza.
SEA e il futuro del Face boarding
Interpellata in merito, la società SEA ha confermato la sospensione del servizio, evidenziando che la decisione segue un’attenta analisi basata sull’Opinion 11/2024 del Comitato europeo per la protezione dei dati. Ha inoltre precisato che il sistema era comunque stato sottoposto a verifiche e interlocuzioni con il Garante sin dal 2019. SEA ha ribadito che l’obiettivo del Face boarding è migliorare la sicurezza aeroportuale e garantire un’esperienza di viaggio più rapida e fluida, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e riservato esclusivamente a utenti maggiorenni che ne fanno richiesta e si registrano volontariamente.
L’azienda ha inoltre dichiarato di collaborare attivamente con l’autorità per risolvere tutte le criticità emerse e auspicare un rapido ripristino del servizio, che rappresenterebbe un significativo vantaggio per i passeggeri.
Contesto aeroportuale: Milano Linate nel sistema nazionale
L’Aeroporto di Milano Linate “Enrico Forlanini” è uno degli hub più importanti in Italia, con oltre 10,6 milioni di passeggeri transitati nel 2024, posizionandosi come l’ottavo scalo italiano per traffico passeggeri e il terzo della Lombardia dopo Malpensa e Orio al Serio. Gestito da SEA, Linate opera principalmente voli nazionali e europei di corto raggio, con un solo terminal e una pista.
La sua posizione strategica nel sistema aeroportuale milanese, che complessivamente ha raggiunto nel 2024 quasi 57 milioni di passeggeri, lo rende un nodo cruciale per la mobilità della regione e del Paese. L’integrazione di tecnologie innovative come il Faceboarding rientra in un percorso di modernizzazione che mira a migliorare la sicurezza e l’efficienza delle operazioni aeroportuali.
Nel frattempo, resta alta l’attenzione sul bilanciamento tra innovazione tecnologica e tutela della privacy, tematiche che coinvolgono non solo Milano Linate ma anche altri importanti scali italiani come Roma Fiumicino, dove analoghe procedure sono state oggetto di analisi e sospensioni preventive.

