Essere educati con ChatGPT costa a OpenAI decine di milioni di dollari. Il CEO Sam Altman ha confermato che il consumo di elettricità aumenta notevolmente con i saluti degli utenti. Una ricerca rivela che il 67% degli americani usa un linguaggio cortese con l’intelligenza artificiale.
La cortesia nel mondo dell’intelligenza artificiale ha un prezzo significativo. Recentemente, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha rivelato che la compagnia spende “decine di milioni di dollari” in costi energetici a causa del comportamento educato degli utenti nei confronti di ChatGPT. Questa situazione ha acceso un dibattito sulle interazioni umane con le macchine e sulle implicazioni economiche e ambientali di tali comportamenti.
Il costo della cortesia
Un post su X (ex Twitter) ha sollevato la questione dei costi energetici associati alla cortesia, accumulando oltre 5,7 milioni di visualizzazioni. Altman ha risposto affermando che sono “decine di milioni di dollari ben spesi” e ha aggiunto che la cortesia potrebbe avere benefici imprevisti. Infatti, un’indagine condotta nel febbraio 2025 ha rivelato che il 67% degli utenti di AI negli Stati Uniti si comporta in modo educato verso i chatbot. Di questi, il 18% afferma di farlo per proteggersi in caso di una possibile ribellione delle intelligenze artificiali, mentre l’82% considera la cortesia un valore intrinsecamente positivo, indipendentemente dal fatto che si tratti di umani o macchine.
Impatto ambientale delle interazioni
Tuttavia, la cortesia comporta un costo energetico significativo. Secondo un rapporto dell’Electric Power Research Institute (EPRI) di maggio 2024, interagire con ChatGPT richiede dieci volte più energia rispetto a una ricerca standard su Google. Questo dato mette in luce come la richiesta di interazioni più umane e gentili possa influenzare l’impatto ambientale delle tecnologie AI. Si stima che ChatGPT necessiti di circa 1,059 miliardi di kilowattora di elettricità all’anno, traducendosi in spese energetiche annuali di circa 139,7 milioni di dollari.
Risorse idriche e sostenibilità
In aggiunta, l’AI non richiede solo energia elettrica, ma anche una considerevole quantità d’acqua per il raffreddamento dei server. Una ricerca condotta dall’Università della California, Riverside, ha evidenziato che per generare un’email di cento parole, ChatGPT necessita fino a 1.408 millilitri d’acqua, pari a circa tre bottiglie da 500 millilitri. Per una semplice risposta di tre parole come “Prego”, sono sufficienti 40-50 millilitri.
Malgrado questi costi, OpenAI è in grado di sostenere le spese energetiche elevate. Recentemente, la startup ha raccolto 40 miliardi di dollari, raggiungendo una valutazione di 300 miliardi di dollari, il più grande affare privato nel settore tecnologico mai registrato. Nel frattempo, gli utenti globali di OpenAI sono aumentati a 500 milioni settimanali, un incremento significativo rispetto ai 400 milioni di febbraio.
La questione della cortesia nell’interazione con l’AI solleva interrogativi importanti su come le nostre norme sociali influenzino l’uso della tecnologia. Mentre la cortesia può promuovere interazioni più positive, le sue implicazioni economiche e ambientali non possono essere ignorate. La sfida per il futuro sarà quella di trovare un equilibrio tra l’umanizzazione delle interazioni con le macchine e la sostenibilità delle risorse necessarie per supportarle.