Esistono numerosi servizi capaci di coprire il vuoto lasciato da ChatGPT nelle occasioni in cui il suo utilizzo è reso impossibile da problemi tecnici di varia natura
ChatGPT è il nome più noto nel panorama dei chatbot basati su intelligenza artificiale, ma non è certo l’unico disponibile. E a seconda di ciò che ti serve fare, potrebbe non essere neanche la scelta migliore. È un assistente versatile e ben rodato, ma, come accade per molti strumenti generalisti, può risultare meno efficace rispetto a soluzioni specializzate per compiti specifici. Per fortuna, esistono molte alternative valide che possono adattarsi meglio alle tue esigenze.
Chi lavora con l’AI da un po’ sa che ChatGPT è solo una delle opzioni. Testando decine di alternative nel tempo, emerge chiaramente che molte soluzioni hanno punti di forza unici. Alcune brillano per l’integrazione con app aziendali, altre si distinguono per la capacità di ragionamento o per la facilità di personalizzazione. Di seguito, analizziamo le migliori alternative a ChatGPT, con i loro pro e contro, per aiutarti a scegliere quella più adatta.
Claude: l’alternativa ideale a ChatGPT per i professionisti
Pro: naturalezza nello stile, orientamento alla sicurezza, integrazione con Zapier
Contro: meno aggiornato rispetto a ChatGPT sulle ultime funzionalità
Claude, sviluppato da Anthropic, si distingue per uno stile di scrittura più empatico e naturale rispetto a ChatGPT. L’approccio alla sicurezza e all’etica (“helpful, harmless, and honest”) è rigoroso, rendendolo particolarmente adatto a contesti professionali. Offre strumenti avanzati come i “Projects” e gli “Artifacts” per lavorare su progetti specifici o sviluppare mini-app all’interno del chatbot. Inoltre, si integra con Zapier, facilitando automazioni aziendali.
Google Gemini: perfetto per chi lavora con l’ecosistema Google
Pro: integrazione diretta con Gmail, Drive, Docs, YouTube
Contro: ancora acerbo in alcune funzionalità
Gemini è progettato per chi vive nelle app Google. Offre un’integrazione semplificata con Gmail, Drive, Maps e persino YouTube, rendendolo una scelta comoda per chi ha bisogno di un assistente AI che lavori fianco a fianco con l’intero ecosistema di Mountain View. È previsto il suo arrivo diretto in Chrome e Android, migliorando ancora di più l’integrazione futura.
Zapier Agents: l’AI che lavora al posto tuo
Pro: automatizza compiti su oltre 8.000 app, altamente personalizzabile
Contro: richiede una configurazione iniziale
Zapier Agents ti permette di creare “mini-colleghi” AI in pochi minuti. Basta descrivere ciò che vuoi che facciano: monitorare lead, rispondere ai clienti, aggiornare dati… e lo faranno in autonomia. Non è necessario saper programmare: l’AI impara dalle tue istruzioni.
Microsoft Copilot: per chi usa già Word, Excel ed Edge
Pro: integrazione con Office e browser Edge, stesso motore di ChatGPT
Contro: meno funzionalità rispetto a ChatGPT nella versione standalone
Copilot è la risposta di Microsoft a ChatGPT, integrato nei suoi strumenti più diffusi come Word, Excel e il browser Edge. È ideale per chi già lavora con il pacchetto Microsoft 365. Anche la ricerca web è potenziata da Bing, rendendo il tutto fluido e coerente.
DeepSeek, l’alternativa cinese a ChatGPT
Pro: modello di ragionamento avanzato gratuito
Contro: censura e gestione dei dati secondo politiche cinesi
DeepSeek è un’alternativa potente, sviluppata in Cina, che ha stupito per la qualità del suo modello di ragionamento (R1). È un’ottima opzione per chi cerca prestazioni elevate senza costi. Tuttavia, censura alcuni argomenti sensibili e invia i dati in Cina, quindi è consigliabile fare attenzione all’uso che se ne fa.
Perplexity: per chi vuole un assistente AI che faccia ricerche sul web
Pro: ricerca avanzata con fonti selezionabili, più modelli disponibili
Contro: meno intuitivo per compiti generici
Perplexity si avvicina più a un motore di ricerca evoluto che a un semplice chatbot. È eccellente per fare ricerche dettagliate, scegliere le fonti (tra cui Reddit, articoli scientifici, intero web) e usare diversi modelli AI. È meno fluido di ChatGPT in compiti creativi o conversazionali, ma imbattibile quando serve accuratezza.
Meta AI: l’integrazione perfetta con WhatsApp, Instagram e Facebook
Pro: gratuito, già dentro le app social più usate
Contro: meno potente di ChatGPT
Meta AI non è il più avanzato, ma ha un grande vantaggio: è già presente su WhatsApp, Instagram e Facebook. Può rispondere nei commenti, chattare direttamente o generare immagini animate, tutto gratuitamente. È l’ideale per chi vuole un AI sempre accessibile senza costi aggiuntivi.
Zapier Chatbots: costruisci il tuo assistente AI personalizzato
Pro: chatbot personalizzabili e integrabili su siti web
Contro: richiede un po’ di configurazione
Se desideri creare un chatbot su misura, magari per il tuo sito o servizio clienti, Zapier Chatbots è una scelta potente. Puoi “allenarlo” con documenti, pagine web e database, definirne il tono e personalizzarne l’aspetto grafico. L’automazione è nativa, perfetta per funnel di marketing e supporto clienti.
Grok: l’AI connessa a X (ex Twitter)
Pro: eccellente per contenuti e ricerche su X
Contro: costosa, meno rifinita
Grok, sviluppato dalla xAI di Elon Musk, è pensato per chi vive su X. Ha accesso ai dati della piattaforma e cerca di offrire risposte “senza filtri”. Sebbene sia meno completo rispetto ad altre soluzioni, sorprende per capacità analitica in tempo reale su contenuti virali, tendenze e interazioni social.
Conclusione: qual è l’alternativa a ChatGPT giusta per te?
Ogni alternativa a ChatGPT ha un proprio punto di forza. Se vuoi uno strumento più professionale, Claude è un’ottima scelta. Per chi lavora con Google o Microsoft, Gemini e Copilot offrono integrazioni naturali. Se ti serve automazione o chatbot personalizzati, guarda a Zapier. E se vuoi fare ricerche avanzate, Perplexity e DeepSeek sono imbattibili.
In definitiva, ChatGPT resta un ottimo strumento, ma non è l’unica opzione. A volte, cambiare chatbot può significare lavorare meglio — o semplicemente, trovare una voce che ti somiglia di più.






