Roma, 15 dicembre 2025 – Un drone autonomo controllato dall’intelligenza artificiale ha compiuto il suo primo volo all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), segnando un importante passo avanti nell’impiego di robot autonomi nello spazio. Il dispositivo, denominato Astrobee, è stato sviluppato sotto la guida della ricercatrice Somrita Banerjee dell’Università di Stanford e i risultati del test sono stati presentati alla Conferenza Internazionale sulla Robotica Spaziale 2025 a Sendai, in Giappone.
Astrobee: il primo robot autonomo in orbita
Astrobee non è il primo robot a operare sulla ISS, ma è il primo capace di muoversi in completa autonomia, riconoscendo ostacoli e pianificando percorsi ottimali all’interno dei moduli pressurizzati della stazione. L’ambiente della ISS, infatti, rappresenta una vera e propria sfida: un intricato labirinto di compartimenti pieni di computer, armadietti, cavi e box per esperimenti. Pianificare un percorso sicuro che eviti tali ostacoli è un problema matematico complesso. Per superarlo, i ricercatori hanno dotato Astrobee di un algoritmo di intelligenza artificiale addestrato specificamente per muoversi all’interno della stazione, permettendo al drone di essere rapido, preciso e di consumare poca potenza di calcolo rispetto a robot tradizionali.
Verso robot più avanzati per la collaborazione con astronauti
Il successo di Astrobee rappresenta un importante traguardo verso lo sviluppo di robot autonomi che potranno affiancare gli astronauti in missioni sempre più complesse. Secondo Banerjee, con l’aumentare delle distanze dalla Terra e la crescente frequenza e costi delle missioni spaziali, non sarà sempre possibile teleoperare i robot, rendendo indispensabile la loro autonomia. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è la realizzazione di sistemi robotici più sofisticati, capaci di collaborare con gli astronauti, ad esempio per l’inventario dei materiali presenti nei magazzini della ISS, per poi svolgere compiti più complessi lavorando in gruppi coordinati.
Questa tecnologia, già testata con successo grazie a un sistema di intelligenza artificiale che combina metodi di ottimizzazione tradizionali con modelli di apprendimento automatico, ha raggiunto un livello di maturità tecnologica (Technology Readiness Level 5) tale da renderla pronta per applicazioni operative reali. Il lavoro di Astrobee è parte di una più ampia sfida globale per la creazione di robot autonomi affidabili e sicuri, indispensabili per le future missioni lunari, marziane e oltre, dove l’intervento diretto dalla Terra sarà limitato o impossibile.






