Negli ultimi giorni il dibattito sul futuro di Tim Cook si è riacceso con forza. Una nuova ondata di rumor ha ipotizzato che il CEO di Apple possa lasciare il timone già nel 2026, prospettiva tornata alla ribalta dopo un recente articolo del Financial Times. Ma ora un’altra voce particolarmente ascoltata nel mondo Apple, quella di Mark Gurman di Bloomberg, rimette tutto in discussione con un’analisi molto più prudente.
Le indiscrezioni sul futuro di Tim Cook
Secondo la ricostruzione rilanciata dal quotidiano britannico, alcune fonti interne descriverebbero Cook come pronto a farsi da parte in un futuro ravvicinato. Una ricostruzione che ha rapidamente alimentato speculazioni e analisi sul possibile scenario del post-Cook, complice anche il fatto che l’attuale CEO guida l’azienda dal 2011 ed è ormai una delle figure più longeve ai vertici di una big tech.
La posizione di Mark Gurman: nessun segnale di uscita imminente
Gurman, nella sua newsletter Power On, ha però smontato gran parte della narrazione circolata negli ultimi giorni. Il giornalista racconta di non aver individuato alcun indizio che indichi un cambio di leadership così ravvicinato. Anzi: a 65 anni appena compiuti, Cook sarebbe ancora estremamente coinvolto nella gestione quotidiana dell’azienda e nello sviluppo della futura strategia, soprattutto sul fronte dell’intelligenza artificiale, settore su cui Apple sta accelerando in modo deciso.
Dubbi sulle fonti e sul presunto “test” del pubblico
Secondo Gurman, le informazioni citate dal Financial Times non proverrebbero da persone realmente vicine al dossier. Respinta anche l’idea che si possa trattare di una fuga di notizie orchestrata da Apple per valutare la reazione del pubblico. Il suo punto è chiaro: i traguardi raggiunti sotto la guida di Cook – dalla capitalizzazione record di 3 trilioni di dollari all’apertura di nuove categorie di prodotto come Apple Watch, AirPods, i Mac con chip della serie M e il visore Vision Pro – gli consentono di avere pieno controllo sul momento e sulle modalità del suo ritiro.
Il futuro dopo Cook: chi potrebbe prendere il suo posto
Che Apple stia comunque pianificando il domani non è una sorpresa. Una figura con l’impatto storico di Cook, arrivato a guidare la più grande azienda tech del mondo dopo la morte di Steve Jobs, richiede una successione preparata con largo anticipo. All’interno delle ipotesi di Bloomberg, il nome che spicca è quello di John Ternus, attuale Senior Vice President dell’ingegneria hardware. Negli ultimi anni il suo ruolo è cresciuto costantemente, fino a supervisionare lo sviluppo di iPhone, Mac e Vision Pro, elementi centrali dell’attuale identità Apple.
Uno scenario di transizione graduale
Anche quando arriverà il momento del passaggio di consegne, difficilmente Cook scomparirà dal panorama Apple. Le previsioni più accreditate immaginano una continuità: il dirigente potrebbe assumere la presidenza del consiglio di amministrazione, continuando così a influenzare la visione strategica della compagnia pur abbandonando la guida operativa che ricopre da quasi quindici anni.






