Roma, 28 luglio 2025 – Asja Cogliandro, centrale di pallavolo classe 1996, ha denunciato con fermezza la grave discriminazione subita da parte del suo club, il Perugia Volley femminile di Serie A1, dopo aver comunicato la sua gravidanza. La vicenda, raccontata dalla stessa atleta a “La Stampa”, ha acceso i riflettori sulle difficoltà e le mancanze di tutela che ancora affliggono le atlete professioniste nel mondo dello sport.
La storia di Asja Cogliandro: licenziamento e violenza psicologica
Dopo aver rinnovato il contratto con il Perugia, appena promosso dalla Serie A2, Asja ha scoperto con gioia di essere incinta. Nonostante ciò, ha continuato ad allenarsi regolarmente, finché il 21 gennaio scorso, in un clima di paura e tensione, ha deciso di comunicare la notizia al direttore sportivo, che inizialmente l’ha accolta con entusiasmo. Tuttavia, nel giro di poche ore, lo scenario è drasticamente cambiato: la società ha imposto ad Asja di lasciare la casa e restituire le mensilità già pagate, diventando assertiva e netta con la richiesta di “andarsene”.
Cogliandro ha tentato una mediazione proponendo una sospensione del contratto con incarichi amministrativi, ma la differenza economica tra l’offerta del club e quanto dovuto fino alla scadenza del contratto ammonta a circa 12 mila euro. L’atleta ha spiegato di aver subito una violenza psicologica e ha sottolineato che, pur non essendo una lavoratrice professionista ma una co.co.co, la situazione richiede maggiori tutele per le donne nel volley. Nel roster ufficiale del Perugia, Asja risulta ancora iscritta, ma di fatto è stata esclusa.
La posizione della Federazione Italiana Pallavolo
Il presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi, ha espresso solidarietà ad Asja Cogliandro, ribadendo che “la maternità non può mai essere vista come un ostacolo nella carriera di una sportiva”. Manfredi ha ricordato l’istituzione del fondo “La maternità è di tutti”, dedicato alle atlete madri, e ha assicurato che la Federazione continuerà a vigilare perché simili episodi non abbiano spazio nel movimento. Manfredi ha inoltre annunciato che approfondirà la vicenda con la società perugina per acquisire ulteriori elementi.






