New York, 25 settembre 2025 – Nel tennis mondiale si riaccende il dibattito sul potenziamento dei premi in denaro nei tornei del Grande Slam. Un gruppo di atleti di élite, tra cui Jannik Sinner, Aryna Sabalenka, Coco Gauff e Carlos Alcaraz, ha inviato una nuova missiva ai quattro tornei più prestigiosi, chiedendo un aumento significativo delle percentuali di montepremi, un maggiore potere decisionale per i giocatori e una più robusta contribuzione ai fondi pensionistici, sanitari e per la maternità.
La richiesta di aumento del montepremi negli Slam
Gli atleti propongono di incrementare la quota di premi destinata ai giocatori dal 16% al 22% dei ricavi dei tornei entro il 2030. Questo cambiamento potrebbe portare l’Australian Open a superare i 100 milioni di dollari di montepremi e l’US Open a oltre 150 milioni. Nel 2025, il totale delle ricompense nei quattro Slam ha raggiunto i 440 milioni di dollari, una cifra che potrebbe superare i 500 milioni se le richieste venissero accolte e si proseguisse con aumenti graduali annuali.
La lettera, datata 30 luglio e visionata dall’Associated Press, è stata firmata da nomi di spicco come Iga Swiatek, Jack Draper, Amanda Anisimova, Frances Tiafoe e Ben Shelton, ed è la seconda iniziativa del genere dopo la prima del marzo scorso, sottoscritta solo da Novak Djokovic. Gli atleti sono supportati da Larry Scott, ex CEO della Women’s Tennis Association (WTA), che sta fungendo da consulente nelle trattative con i vertici dei quattro eventi: All England Club (Wimbledon), Federazione Francese di Tennis (Roland-Garros), Tennis Australia (Australian Open) e US Tennis Association (US Open).
Risposte e tensioni nel mondo del tennis
La US Tennis Association ha risposto ufficialmente il 18 agosto, sottolineando il continuo aumento dei premi, che negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 57%, citando come esempio il montepremi record di 136,6 milioni di dollari dell’ultimo US Open, che ha visto i vincitori Sabalenka e Alcaraz incassare 7,5 milioni ciascuno. Nel comunicato si ribadisce inoltre l’impegno a dialogare in modo trasparente con i giocatori per migliorare il calendario, aumentare il valore economico e coinvolgere maggiormente gli atleti nelle decisioni.
Parallelamente, la Professional Tennis Players’ Association (PTPA), fondata da Djokovic, ha esteso la propria azione legale antitrust includendo anche gli organizzatori dei Grand Slam, chiedendo una riforma complessiva del sistema economico e gestionale del tennis professionistico.




