Secondo la tennista, i recenti casi di Sinner e Swiatek hanno reso la situazione più reale e vulnerabile. Paolini sostiene che il cambiamento delle regole da parte della WADA nel 2027 sia un passo avanti
In un clima teso e carico di aspettative, Jasmine Paolini ha lasciato il segno durante una recente conferenza stampa al Roland Garros di Parigi. La tennista italiana ha affrontato la delicata questione dei controlli anti-doping, esprimendo preoccupazione per l’argomento che, secondo lei, ha generato una certa paranoia tra i tennisti. “Fa un po’ paura”, ha dichiarato, aggiungendo che episodi come quelli di Jannik Sinner e Iga Swiatek hanno reso la questione ancora più concreta e tangibile.
Vulnerabilità e pressione
Paolini ha spiegato come, sebbene avesse sempre prestato attenzione ai controlli, ora si senta più vulnerabile. “Dopo i recenti eventi, tutto sembra più reale”, ha detto. Questo sentimento di insicurezza è comprensibile, considerando che il doping nel tennis è un tema che coinvolge non solo la reputazione degli atleti, ma anche la loro carriera e il rapporto con i tifosi. “Devi controllare tante cose e noi cerchiamo di fare del nostro meglio”, ha continuato, sottolineando l’impegno degli atleti nel mantenere la propria integrità sportiva.
Modifiche proposte dalla WADA
Paolini ha anche accolto con favore le modifiche proposte dalla WADA (l’Agenzia Mondiale Antidoping) per il 2027, definendole un “passo avanti”. Queste nuove regole mirano a rendere più trasparenti e giusti i processi di controllo, rispondendo così a una necessità di maggiore fiducia da parte degli atleti e del pubblico.
Un appello all’integrità
Il tema della paranoia legata al doping non è nuovo nel mondo dello sport, dove la pressione per ottenere risultati eccellenti può spingere alcuni a considerare strade poco etiche. Tuttavia, Paolini ha voluto chiarire che la maggior parte degli atleti è impegnata a competere in maniera leale, evidenziando che episodi isolati non devono offuscare il duro lavoro e i sacrifici di chi pratica sport in modo onesto.