L’ex tennista ha le idee chiare sul torneo parigino, ma lancia l’allarme su Sinner: ecco le sue parole
Tra analisi tecniche e consueti spunti ironici, è andata in onda l’ultima puntata de “La Telefonata”, il podcast targato Fandango in collaborazione con Il Tennis Italiano, la rivista più longeva del settore a livello mondiale. Protagonisti, come di consueto, Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, che hanno offerto il loro punto di vista sulla finale degli Internazionali d’Italia 2025, vinta da Carlos Alcaraz contro Jannik Sinner con il punteggio di 7-6(5) 6-1.
Il commento della finale di Roma di Panatta e Bertolucci
Una vittoria netta dello spagnolo, che ha messo in luce la sua superiorità fisica e tecnica, soprattutto al cospetto di un Sinner ancora a corto di ritmo dopo tre mesi lontano dai campi. Panatta ha commentato con la consueta franchezza: “Nel primo set erano entrambi tesi, non ha giocato bene nessuno dei due. Non c’è mai stato un vero momento emotivo. Poi Alcaraz si è sciolto e ha fatto vedere tutta la sua qualità”.
Le difficoltà di Sinner sulla terra
L’ex numero uno azzurro ha poi puntato l’attenzione su alcune difficoltà tecniche di Sinner sulla terra battuta: “Nel secondo set ha sbagliato una volée piuttosto semplice, ed è un segnale. Sulla terra la palla la devi andare a cercare, mentre sul cemento arriva a te. Il suo dritto, con quel tipo di esecuzione, è più efficace sul veloce. È chiaro che sulla terra faccia più fatica”.
La previsione verso il Roland Garros
Infine, uno sguardo al prossimo Roland Garros, dove Panatta vede un duello a due per la vittoria finale: “A parte Alcaraz e Sinner, non vedo grandi alternative. Se prendiamo la loro miglior versione, lo spagnolo resta favorito sulla terra, mentre Jannik lo è sul cemento. Poi magari mi smentirà proprio a Parigi, ma il margine che hanno entrambi sugli altri è evidente”.
Un confronto tra giganti, quello tra Alcaraz e Sinner, che si preannuncia come il grande tema della stagione, con lo Slam parigino ormai alle porte.