In Spagna le sue opinioni continuano a pesare, soprattutto quando parla di Sinner e Alcaraz. Toni Nadal, zio e storico allenatore di Rafael Nadal, è considerato uno dei maggiori esperti di tennis del Paese e le sue dichiarazioni, puntuali e spesso taglienti, non passano mai inosservate. Anche l’ultima uscita pubblica non fa eccezione: un commento diretto su Carlos Alcaraz – e più indiretto su Jannik Sinner –, attuale numero uno del mondo, che ha subito suscitato discussione.
Il commento di Toni Nadal su Sinner e Alcaraz
Intervistato dai media spagnoli, Toni Nadal ha riconosciuto il talento del giovane campione murciano: “Penso che la carriera di Carlos sia straordinaria e che sia sulla buona strada per diventare uno dei migliori giocatori della storia. Ha capacità atletiche incredibili. Ha tutto”.
Nonostante gli elogi, l’ex coach di Nadal ha messo in evidenza una differenza sostanziale tra il contesto attuale e quello in cui è cresciuto il nipote: “Per Alcaraz c’è solo Sinner e viceversa, mentre Rafa, oltre a Federer e Djokovic, aveva avversari di livello più alto”.
Il confronto generazionale: “I rivali di Sinner e Alcaraz sono meno impegnati”
Secondo Toni Nadal, la competitività odierna è inferiore rispetto all’era dei cosiddetti “Big Three”. Il futuro di Alcaraz, sostiene, dipenderà molto “dalla sua determinazione e dai suoi rivali”.
Il tecnico individua un punto cruciale: “Alcaraz ha un vantaggio che i giocatori precedenti non avevano: i suoi rivali sono un po’ più deboli, meno impegnati. Alcaraz ha un grande rivale in Sinner, che è sempre presente, ma gli altri sembrano aver perso impegno o fiducia in se stessi”.
Il passato come metro di paragone: “All’epoca c’era un’élite più ampia”
Nadal ricorda che, ai tempi di Rafael, la concorrenza non si limitava a Federer e Djokovic. “C’erano Murray, Del Potro, David Ferrer, Wawrinka, che erano sempre presenti. Oggi i rivali si sono ritirati”.
Una generazione, quella di allora, che secondo Toni Nadal ha contribuito a innalzare il livello medio del tennis mondiale, creando un contesto competitivo di qualità superiore rispetto a quello attuale.
Un commento che alimenta il dibattito sul “nuovo tennis”
Le dichiarazioni di Toni Nadal, pur rispettose nei confronti di Alcaraz, spingono a riflettere sulla transizione generazionale del tennis maschile e sulla mancanza, oggi, di un gruppo numeroso di contendenti ai vertici.
Con i Big Three ormai ai margini, la nuova era è guidata soprattutto da Alcaraz e Sinner, ma per Toni Nadal il confronto con il passato resta impietoso.






