Milano, 29 ottobre 2025 – Mancano cento giorni all’apertura dei XXV Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, evento che segnerà il ritorno delle Olimpiadi invernali in Italia dopo quasi vent’anni dall’edizione di Torino 2006. Tra le protagoniste più attese figura senza dubbio Sofia Goggia, la campionessa bergamasca di sci alpino, che si appresta a vivere una stagione olimpica cruciale, con l’obiettivo di confermare il suo ruolo di punta nello sci femminile azzurro.
La marcia verso Milano Cortina 2026: Sofia Goggia e la doppia sfida tra sport e studio
Con la cerimonia di apertura fissata per il 6 febbraio 2026 allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano, la sciatrice italiana si prepara non solo al grande impegno agonistico ma anche a portare a termine un importante traguardo personale: la laurea in Scienze Politiche. “Consegnerò la tesi a fine gennaio 2026, sto studiando intensamente ma il tempo è limitato”, ha dichiarato Sofia al Corriere della Sera, sottolineando la difficoltà di coniugare lo sport ad altissimi livelli con gli impegni accademici.
Nonostante la crescente attenzione mediatica e la pressione di un’Olimpiade casalinga, la 32enne bergamasca mantiene un atteggiamento pragmatico e concentrato. “Per l’amore non ho tempo, devo restare lucida e alla larga dai fidanzati fino almeno a primavera”, ha scherzato, evidenziando come la dedizione allo sport e allo studio assorba completamente le sue energie.
Sofia Goggia, un simbolo dello sci azzurro alle Olimpiadi di Milano Cortina
La presenza di Sofia Goggia si fa ancora più importante alla luce delle incertezze e degli infortuni che hanno colpito altre grandi atlete italiane dello sci alpino femminile, come Federica Brignone e Marta Bassino. La campionessa olimpica di discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice di quattro Coppe del Mondo di discesa e detentrice di due medaglie mondiali, sarà quindi una delle stelle principali della squadra italiana.

Nonostante qualche imprevisto, come la caduta nella gara di gigante a Soelden all’apertura della Coppa del Mondo, Sofia ha dimostrato una grande forza di volontà nel prepararsi al meglio per questa stagione olimpica. Ha lavorato intensamente durante l’estate con una preparazione poliedrica, includendo esercizi acrobatici e allenamenti su superfici diverse, anche trasferendosi a La Parva, in Cile, per affinare la forma fisica.
Il legame con Cortina d’Ampezzo, una delle sedi di gara, resta forte nonostante i momenti difficili vissuti, come l’incidente che avrebbe potuto compromettere la sua partecipazione ai Giochi invernali di Pechino 2022. “Il legame con Cortina è speciale, ma anche con la mia Bergamo, la mia casa”, ha spiegato, confermando la sua motivazione a dare il massimo.
Milano Cortina 2026: l’edizione storica dei Giochi Olimpici Invernali in Italia
I Giochi Olimpici Invernali di Milano e Cortina si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026 in una formula innovativa che vede due città ospitanti per la prima volta nella storia olimpica invernale. Oltre alle località principali, le competizioni si svolgeranno in quindici sedi distribuite tra Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, tra cui Rho, Assago, Bormio, Livigno, Predazzo, Anterselva e Verona.
Saranno oltre 3.500 gli atleti provenienti da 93 paesi che si sfideranno in 16 discipline olimpiche, tra cui lo sci alpino, il biathlon, bob, curling, hockey su ghiaccio, sci acrobatico e il debutto dello sci alpinismo, disciplina nuova per queste Olimpiadi. Le medaglie saranno assegnate in 195 eventi, con un programma arricchito da nuove competizioni come il doppio femminile nello slittino e la gara a squadre miste nello skeleton.
L’evento si annuncia come un’occasione di rilancio per lo sport invernale italiano e internazionale, con un’organizzazione curata dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e un forte coinvolgimento delle comunità locali e delle istituzioni.
Sofia Goggia, con la sua esperienza e determinazione, rappresenta senza dubbio uno dei volti più autorevoli per l’Italia in questa grande sfida sportiva e personale, pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia dello sci alpino italiano e delle Olimpiadi invernali ospitate nel nostro Paese.





