Torino, 14 novembre 2025 – A Torino, alle ATP Finals, accade qualcosa che raramente si vede a questi livelli: Jannik Sinner rompe la racchetta non per frustrazione, ma per eccesso di potenza. Nel match vinto contro Ben Shelton, disputato oggi – venerdì 14 novembre – l’azzurro ha infatti lasciato tutti a bocca aperta durante il settimo game del secondo set, quando un servizio particolarmente esplosivo ha letteralmente spezzato il telaio della sua racchetta.

Sinner rompe la racchetta: cosa è successo nel match con Shelton
L’episodio è avvenuto sul 3-3 del parziale, in un momento di equilibrio apparente. Sinner, concentrato e padrone del gioco, ha scagliato una prima talmente violenta da provocare un cedimento strutturale dell’attrezzo, obbligandolo a un cambio immediato al termine del game. Una scena inedita, quasi simbolica della crescita fisica e tecnica del campione italiano, la cui accelerazione di braccio continua a impressionare avversari e appassionati.
Nonostante l’imprevisto, Sinner non ha perso un grammo di lucidità. Tornato in campo con una nuova racchetta, ha chiuso il match al tie-break dopo un secondo set più combattuto, controllando con la consueta freddezza i tentativi di reazione di Shelton. Il successo per 6-3, 7-6 gli permette di chiudere da imbattuto il round robin e di accedere alla semifinale contro Alex De Minaur.
Un caso emblematico
L’episodio della racchetta rotta assume un valore quasi simbolico: è l’immagine di un giocatore in continua evoluzione, capace di un’intensità tale da mettere alla prova perfino il suo stesso equipaggiamento. Ma è anche il segno della straordinaria forma che Sinner sta attraversando, confermata dalla sua 29ª vittoria consecutiva sul cemento indoor, un traguardo che eguaglia il record di Roger Federer.
Domani alle 14.30 lo attende la semifinale. Con una potenza così, nulla sembra davvero impossibile.




