Cosa succede dopo aver perso la finale di uno Slam? Darren Cahill, allenatore di Sinner, ha rivelato i retroscena della sconfitta di Parigi
Dopo la sconfitta di Jannik Sinner nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz, il suo allenatore Darren Cahill ha condiviso dettagli inediti sulle emozioni vissute nello spogliatoio e sul futuro del giovane talento italiano. Ecco tutto ciò che ha detto.
Il momento di grande intensità emotiva dopo la finale
Nel podcast di Andy Roddick, Darren Cahill ha raccontato che subito dopo la finale persa, durata oltre cinque ore, Jannik Sinner è rimasto seduto da solo nello spogliatoio per venti minuti. Il team si è poi avvicinato per confortarlo con abbracci e parole di sostegno. Cahill ha sottolineato: “Non era il momento di parlare di strategie o lezioni da imparare, ma di mostrare empatia per la tristezza e le lacrime che abbiamo condiviso tutti”. Il coach ha aggiunto che, nonostante il tempo trascorso, Sinner non si è ancora completamente rassegnato a quella sconfitta e probabilmente non lo farà mai.
La stima e il rapporto con Sinner
L’allenatore australiano, che vanta una lunga carriera al fianco di campioni come Andre Agassi e Simona Halep, ha espresso una profonda ammirazione per il suo allievo: “La sua consapevolezza di sé è straordinaria. Per diventare un grande campione bisogna saper affrontare successi e fallimenti con equilibrio, imparare e migliorare continuamente. Jannik possiede questa resilienza e una straordinaria etica del lavoro, qualità che lo renderanno ancora più forte dopo questa esperienza a Parigi“. Cahill ha inoltre evidenziato che il modo in cui Sinner gestirà le prossime sfide sarà cruciale per la sua crescita.
Organizzazione e prospettive future
Durante la squalifica che ha limitato gli allenamenti, Cahill ha ricordato le difficoltà nel trovare campi e partner di allenamento, con sessioni svolte principalmente su terra battuta vicino a Montecarlo grazie a uno sponsor. La priorità in quel periodo era mantenere la preparazione fisica nonostante le restrizioni.
Sulla relazione professionale con Sinner, Cahill ha lasciato aperta la possibilità di un cambiamento: “Questo sarà il mio ultimo anno come suo allenatore? È un anno lungo e mi sto divertendo molto a lavorare con lui, quindi mai dire mai”. Ha anche aggiunto che un nuovo punto di vista esterno potrebbe essere positivo per Sinner, che ormai conosce molto bene il suo stile e i suoi messaggi.






