New York, 27 agosto 2025 – Inizia con una vittoria netta e senza difficoltà la difesa del titolo di Jannik Sinner agli US Open 2025. Il campione azzurro, primo favorito del torneo, ha dominato l’esordio sul campo centrale di Flushing Meadows, liquidando con il punteggio di 6-1, 6-1, 6-2 il tennista ceco Vít Kopřiva.
Sinner domina Kopřiva nonostante un piccolo problema alla mano
Il match ha visto un Sinner in controllo totale, capace di imporre il proprio ritmo fin dai primi scambi. Il 24enne altoatesino ha concesso appena quattro giochi al suo avversario, dimostrando una superiorità tecnica e mentale evidente. Solo un piccolo inconveniente legato a una fasciatura all’anulare destro, scivolata durante il secondo set a causa del sudore, ha momentaneamente interrotto il suo gioco. L’azzurro ha chiesto l’intervento del fisioterapista per aggiustare il cerotto e ha ripreso il controllo senza problemi, chiudendo il match in poco più di un’ora e mezza.
La prestazione di Sinner è stata caratterizzata da un gioco fluido e potente, con pochi errori e un servizio efficace che non ha mai dato respiro a Kopřiva, il quale ha pagato l’emozione del debutto assoluto sul centrale degli US Open. Il 27enne ceco, numero 89 ATP, ha evidenziato qualche difficoltà al servizio, commettendo otto doppi falli che hanno contribuito a facilitare il compito dell’italiano. Nel terzo set, il più combattuto, Kopřiva è riuscito a procurarsi due palle break, ma non è mai riuscito a mettere realmente in difficoltà il campione in carica.
Adesso il vero test con Popyrin
Ora Sinner è atteso da un impegno più probante al secondo turno contro l’australiano Alexei Popyrin, ex numero 19 al mondo e reduce da una vittoria in tre set contro Emil Ruusuvuori. Sarà questo il primo banco di prova significativo per valutare la condizione fisica e mentale del numero uno al mondo, che continua la sua striscia di 22 vittorie consecutive negli Slam sul cemento, iniziata agli Australian Open 2024.
Le parole di Sinner
Jannik Sinner si conferma nettamente superiore a Vit Kopriva e inaugura la difesa del titolo agli US Open con una vittoria netta in tre set. L’azzurro supera anche un piccolo fastidio al dito nel terzo parziale: il n. 1 ha chiesto l’intervento del fisioterapista che gli ha tolto il cerotto e applicato del talco. Al secondo turno affronterà l’australiano Alexei Popyrin. In conferenza stampa ha dichiarato: “Mi sento bene fisicamente. Gli ultimi giorni di allenamento, soprattutto gli ultimi due, sono stati positivi. Sì, mi sento pronto. È stato anche un buon esordio, quindi sono contento. Vediamo cosa accadrà.”
Risponde anche ad un chiarimento sulla scelta di non giocare la Laver Cup: “Considero sempre la mia condizione fisica e l’obiettivo delle esibizioni. Mi piace essere pronto per i tornei, ma a volte non è il momento o il programma giusto. Non ho mai giocato molte esibizioni, e c’è sempre un motivo. È così.“
Continua così il campione altoatesino: “Per colpire bene la palla devi arrivare con il giusto posizionamento. Più ti muovi bene, meglio giochi. È la chiave anche per chi, come me, è un colpitore. Cerco di muovermi al meglio su entrambi i lati, sia in posizione aperta che chiusa. È una combinazione di aspetti.” Si sofferma anche sul titolo del 2024: “Ricordo alti e bassi, anche l’anno scorso. In alcune partite non ho iniziato come avrei voluto, come contro Tommy Paul. Ci vuole tempo per adattarsi alle condizioni, specialmente di notte, quando non conosci ancora bene l’ambiente. Ogni giorno può cambiare: a volte da un giorno all’altro mi sentivo benissimo. L’anno scorso era una situazione diversa, con emozioni diverse. Vedremo.“
Rivalità con Alcaraz e vita da professionista
Jannik Sinner risponde anche a domande sulla rivalità con Carlos Alcaraz: “Tre anni fa ci stavamo ancora conoscendo e non sapevamo cosa aspettarci dal futuro. È lo stesso anche oggi: non sai mai cosa può succedere. All’inizio era una partita in cui entravi e colpivi, ora invece c’è più preparazione tattica, emotiva e mentale. In questi tre anni ci siamo affrontati tante volte, ogni sfida è diversa. Apportiamo aggiustamenti, ma quella partita di tre anni fa agli US Open è stata sicuramente importante per capire il nostro livello. Una sfida chiave, anche se eravamo giovani.”
Un accenno al nuovo taglio dello spagnolo: “Se li farei come lui? No. Penso che a lui stia bene tutto. Tanto i capelli ricrescono presto, in due giorni saranno già più lunghi. Gli stanno bene sia corti che lunghi, quindi sì, gli dona.”
Un ultima risposta sulla sua vita da professionista: “È quello che amo fare. Mi piace viaggiare e, naturalmente, giocare a tennis. Mi considero fortunato. Certo, ci sono momenti difficili, quando perdi partite anche con match point, ma bisogna accettarlo. Giochiamo davanti al pubblico, con grande supporto. Dobbiamo anche essere un modello per i ragazzi che guardano la tv, come facevo io e come faccio ancora. Mi piace guardare il tennis. Dovremmo rappresentare al meglio questo sport.“






