“Nuotare nel Tevere sarebbe bellissimo, un sogno non solo per me ma per tutti”. Così Gregorio Paltrinieri commenta la proposta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di rendere il Tevere balneabile entro cinque anni, prendendo esempio dalla Senna a Parigi. Il campione azzurro però ricorda l’esperienza vissuta alle Olimpiadi di Parigi 2024, quando le gare in acque libere furono rimandate più volte a causa dell’inquinamento della Senna. Nonostante ciò, alcune competizioni si svolsero comunque con livelli batterici vicini o superiori alle soglie di pericolo. “Dieci di noi sono finiti in ospedale. Le promesse devono essere mantenute: l’acqua deve essere pulita e sicura per chi fa il bagno”, sottolinea Paltrinieri all’Adnkronos.
Paltrinieri parla di un’esperienza difficile a Parigi
Paltrinieri, vincitore di due medaglie alle Olimpiadi in vasca e detentore di un totale di cinque medaglie olimpiche e 19 podi mondiali, fu penalizzato dalle condizioni della gara in acque libere. La Senna, prevista come simbolo delle competizioni di Parigi 2024, creò numerose polemiche: le prime gare di triathlon furono rinviate e altre si svolsero nonostante l’inquinamento fosse oltre i limiti consentiti. Un’inchiesta di Mediapart rivelò come, in alcuni giorni di gara, la concentrazione di batteri superasse i limiti stabiliti, dati poi tenuti nascosti.
Problemi di salute tra gli atleti
Molti partecipanti alle gare in acque libere soffrirono di disturbi intestinali o vomitarono subito dopo la prova. Paltrinieri ricorda: “Da subito ero favorevole a nuotare nella Senna, però quando ci siamo trovati lì, la situazione non era adatta per mille problematiche, non mi sembrava pronta. Dieci di noi sono finiti in ospedale”. Nonostante le difficoltà, il nuotatore non è contrario all’idea di un Tevere balneabile, ma insiste sulla necessità che tutto sia realizzato correttamente, citando il miglioramento del sistema fognario parigino prima delle Olimpiadi.
Il Tevere come spazio pubblico e sportivo
Paltrinieri evidenzia i benefici che un fiume balneabile potrebbe portare a Roma: “Avere un fiume balneabile, in una città grande e calda come Roma, sarebbe il top anche come luogo messo a disposizione della città per godersi le sponde, farsi un bagno rinfrescante, e aprire nuove opportunità per la Capitale”. Il nuotatore immagina anche gare sul Tevere: “A Parigi ero talmente attaccato alla sponda per evitare la corrente centrale che sentivo la gente sopra di me. Nuotare vicino alle persone è bello sia per noi sia per il pubblico”.
Paltrinieri pronto a tuffarsi nel Tevere (ma solo quando sarà pulito)
Conclude Paltrinieri: “In termini di competizione sarebbe interessante, e farebbe bene avere un Tevere balneabile. Però il fiume deve essere pulito. Quando lo sarà, prometto che mi ci butto anche io”.






