La Nazionale maschile vola in semifinale ai Mondiali di volley. L’Italia batte il Belgio, contro cui aveva perso per 3-2 nella fase a gironi, e avanza al prossimo turno. Gli Azzurri di De Giorgi chiudono 3-0 con i parziali di 25-13, 25-18, 25-18 e ora attendono la vincente tra Polonia e Turchia, in campo oggi alle 14.
Italia-Belgio: trionfo azzurro e accesso alle semifinali
Sin dalle prime battute la squadra azzurra si mostra aggressiva, determinata a non lasciare nulla al caso in questo match da dentro o fuori. Gli uomini di De Giorgi prendono subito il controllo del gioco, piazzando un parziale di cinque punti consecutivi sul 9-4. Il primo set è un capolavoro di precisione: difesa solida, attacchi incisivi e muri puntuali portano il punteggio sull’eloquente 18-9. Il Belgio, schiacciato dal ritmo italiano, fatica a trovare soluzioni e cede nettamente: 25-13.
Il copione non cambia nel secondo set. L’Italia continua a imporre il proprio gioco, con attacchi efficaci e una difesa sempre reattiva. Il Belgio prova a reagire, cercando nuove strategie per rientrare in partita, ma la squadra azzurra allunga sul 17-12 e poi vola sul 21-13 grazie a una prova tecnica impeccabile. Con un ampio margine, gli azzurri controllano il finale e si aggiudicano anche il secondo parziale per 25-18. La semifinale si avvicina: ottime percentuali in battuta, grande compattezza e concentrazione rendono l’Italia protagonista assoluta del match.
Nel terzo set, l’Italia cerca di mantenere il ritmo, ma questa volta il Belgio reagisce con maggiore convinzione e si porta in vantaggio nelle prime fasi. Gli azzurri però non si scompongono, aggiustano la tattica e ristabiliscono l’equilibrio: prima l’aggancio sul 9-9, poi il sorpasso sull’11-10. Michieletto spinge forte in attacco per il +2 (12-10), e il muro italiano continua a fare la differenza fino al 19-15. Il finale è tutto azzurro: l’Italia chiude il set 25-18 e conquista una meritata vittoria per 3-0. Gli uomini di De Giorgi volano in semifinale: siamo tra le prime quattro squadre al mondo.






