A meno di due mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici invernali, Milano-Cortina 2026 deve fare i conti con una nuova polemica internazionale. Secondo quanto riportano il portale The Athletic del New York Times, ESPN e altre testate nordamericane, la pista di hockey dell’Arena di Santa Giulia risulta più corta rispetto agli standard della NHL, la lega professionistica americana di hockey su ghiaccio, creando preoccupazione negli Stati Uniti e in Canada.
La lunghezza del ghiaccio sotto accusa
La superficie di gioco dell’impianto approvato dalla Federazione Internazionale di Hockey su Ghiaccio (IIHF) misura circa 196,85 piedi, leggermente inferiore ai canonici 200 piedi delle piste NHL. Come spiega The Athletic, “La superficie del ghiaccio sembra che sarà più piccola rispetto agli standard della NHL di circa 90 o 120 centimetri. Non capisco come sia successo”, ha dichiarato Pete DeBoer, assistente allenatore della Nazionale canadese, intervistato da Sportsnet.
Le misure previste dalla IIHF, di 197 piedi, sono leggermente inferiori rispetto agli standard nordamericani, pensati per favorire uno spettacolo più veloce e intenso. Il problema nasce dagli accordi presi con la NHL per il ritorno dei giocatori americani ai Giochi, dopo un’assenza di 12 anni: tra le condizioni della lega c’era l’aspettativa di una pista conforme alle loro dimensioni.
Preoccupazioni e criticità della struttura
Oltre alla lunghezza della pista, le testate statunitensi evidenziano il fatto che l’arena non sia mai stata utilizzata prima d’ora e che la prima prova ufficiale sia prevista solo a gennaio, poche settimane prima delle Olimpiadi. Santa Giulia è nata come struttura privata per concerti, e già la commissione Impianti sportivi del Coni aveva segnalato problemi di visibilità in relazione agli eventi di hockey su ghiaccio.
In aggiunta, i lavori logistici sono in ritardo: la nuova linea del tram prevista per servire l’arena non sarà pronta, costringendo gli spettatori a utilizzare autobus sostitutivi. Alcune fonti riferiscono che non esistono indicazioni di un ritiro dei giocatori NHL dai Giochi, ma secondo HockeyFeed la lega americana avrebbe preferito l’Inalpi Arena di Torino, storica sede dei Giochi del 2006 e attuale location delle ATP Finals.
Un caso internazionale alle porte delle Olimpiadi Milano-Cortina
La questione mette Milano-Cortina sotto i riflettori internazionali e rischia di trasformarsi in un caso diplomatico sportivo, a meno di due mesi dall’arrivo dei campioni della NHL. La combinazione di ritardi, pista più corta e criticità strutturali solleva dubbi sull’idoneità dell’Arena di Santa Giulia a ospitare uno degli sport più seguiti dal pubblico nordamericano. Come sottolineano i media Usa, la percezione è che la città non stia offrendo l’accoglienza attesa per l’hockey, discipline regina delle Olimpiadi invernali oltreoceano.






