Monaco di Baviera, 27 settembre 2025 – Il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) ha deciso di revocare la sospensione parziale che gravava su Russia e Bielorussia dall’inizio della guerra in Ucraina, aprendo la strada alla loro partecipazione alle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 con le rispettive bandiere nazionali. La scelta è stata presa dall’assemblea generale dell’IPC, riunita a Seul, e segna un passo indietro rispetto alle limitazioni che negli ultimi anni avevano relegato gli atleti di Mosca e Minsk a gareggiare solo come neutrali.
Il ruolo delle federazioni internazionali
La riammissione decisa dall’IPC non garantisce automaticamente la presenza degli atleti russi e bielorussi ai Giochi invernali. Spetterà infatti alle singole federazioni internazionali concedere l’accesso, ed è qui che si gioca la partita più delicata. Attualmente, la FIS (sci alpino, sci di fondo e snowboard paralimpico), l’IBU (biathlon paralimpico) e la WPIH (para ice hockey) mantengono l’esclusione di Mosca e Minsk dal processo di qualificazione. Il World Curling, invece, assegna le quote a livello nazionale e ha già completato la distribuzione dei posti disponibili. Per tutti gli altri sport, la partecipazione sarà vincolata al possesso di una licenza attiva per la stagione 2025/26 rilasciata dalle federazioni stesse.
Il voto dell’assemblea generale
L’esito della votazione a Seul ha mostrato divisioni ma ha comunque portato a un netto cambio di rotta. L’assemblea generale ha respinto l’ipotesi di una sospensione totale dei due comitati paralimpici nazionali, con 115 voti contrari, 55 favorevoli e 11 astensioni per la Russia, e 119 contrari, 48 favorevoli e 9 astensioni per la Bielorussia. Successivamente, è stata approvata la revoca della sospensione parziale: 91 voti favorevoli, 77 contrari e 8 astenuti per Mosca; 103 favorevoli, 63 contrari e 10 astenuti per Minsk.
Dalla sospensione totale alla riammissione
L’IPC aveva adottato la sospensione parziale nell’autunno 2023, consentendo la partecipazione sotto bandiera neutrale e con regole rigide di neutralità alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Ancora più severa era stata la linea assunta a Pechino 2022, quando, il 3 marzo – alla vigilia della cerimonia inaugurale – l’organizzazione aveva escluso completamente gli atleti russi e bielorussi in risposta all’invasione dell’Ucraina, avvenuta pochi giorni prima.
Un allineamento con il CIO
La decisione di oggi segue di appena una settimana quella del Comitato Olimpico Internazionale, che ha stabilito di ammettere atleti di Russia e Bielorussia ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026 e a quelli di Parigi 2024, anche in quel caso sotto bandiera neutrale e con condizioni stringenti. Ora, invece, l’IPC consente il ritorno dei due Paesi alle Paralimpiadi con i loro simboli nazionali, segnando una svolta che inevitabilmente alimenta il dibattito internazionale sul rapporto tra sport e geopolitica.






