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Milano-Cortina 2026: chiesta archiviazione dell’indagine su assunzioni parenti vip

La Procura di Milano motiva la richiesta: nessun reato penale nelle assunzioni contestate, ma atti trasmessi alla Corte dei Conti per possibili danni erariali

by Giacomo Camelia
18 Dicembre 2025
Il logo delle Olimpiadi di Milano-Cortina

Il logo delle Olimpiadi di Milano Cortina | Pubblico domino - Alanews.it

Milano, 18 dicembre 2025 – La Procura di Milano ha formalmente richiesto l’archiviazione del filone investigativo riguardante le presunte assunzioni di parenti di personaggi vip e politici all’interno della Fondazione Milano Cortina 2026, organismo incaricato dell’organizzazione dei XXV Giochi Olimpici Invernali che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026 tra Milano, Cortina d’Ampezzo e altre località lombardo-venete.

Un martelletto del giudice per i verdetti in tribunale
Un martelletto del giudice per i verdetti in tribunale | Pixabay @iPicture – alanews.it

Le indagini, condotte dai pm Francesco Cajani, Alessandro Gobbis e dall’aggiunto Tiziana Siciliano, vertevano sull’ipotesi di abuso d’ufficio e turbativa d’asta relative alle modalità di reclutamento del personale, che avrebbe coinvolto anche figure legate alla politica, come la nipote dell’ex premier Mario Draghi e il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa.

La richiesta di archiviazione: motivazioni e dettagli

Nella corposa richiesta di archiviazione, che si estende su 92 pagine, la Procura ha motivato la propria decisione sottolineando che il reato di abuso d’ufficio è stato abrogato dalla legge e che l’ipotesi di turbativa d’asta non sussiste perché le norme relative alle gare pubbliche non si applicano ai processi di selezione del personale. Infatti, la Fondazione Milano Cortina 2026, pur essendo un organismo pubblico secondo la Procura, ha adottato una procedura di selezione interna e non una gara pubblica come avviene per l’acquisto di beni e servizi.

Le indagini erano nate in seguito a segnalazioni di possibili fenomeni di nepotismo e favoritismi malsani nella gestione delle assunzioni, sospetti alimentati dall’assenza di trasparenza e pubblicità nelle procedure selettive, come evidenziato da un parere di Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) citato dagli inquirenti. La Fondazione, infatti, pur pubblicando sul proprio sito le posizioni aperte, non rendeva accessibili i risultati delle selezioni né i criteri oggettivi adottati, alimentando così dubbi e sospetti.

Tra i nominativi esaminati dalla Guardia di Finanza figurano Ursula Bassi, ex social media manager di Fondazioni legate a Matteo Renzi, Lavinia Prono, segretaria dell’onorevole Ignazio La Russa durante il suo incarico ministeriale, e Antonio Marano, politico e dirigente Rai. Gli accertamenti hanno evidenziato anche l’assegnazione di benefit poco giustificabili, come il rimborso integrale per i biglietti aerei e ferroviari per la nipote di Draghi, Livia Draghi, e una vettura con autista a spese della Fondazione per Antonio Marano, circostanze confermate da intercettazioni e conversazioni tra dirigenti.

Nonostante queste criticità, i pm hanno ritenuto che non sussistano i presupposti penali per portare avanti un procedimento, chiedendo quindi l’archiviazione del fascicolo “a carico di ignoti”. Tuttavia, gli atti sono stati trasmessi alla Corte dei Conti della Lombardia per valutare eventuali profili di danni erariali connessi a tali pratiche.

Il contesto dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026

I XXV Giochi Olimpici Invernali, noti come Milano Cortina 2026, rappresentano un evento sportivo di rilievo internazionale, con oltre 3.500 atleti provenienti da 93 Paesi che si sfideranno in 16 discipline olimpiche e sei sport paralimpici. Le gare si svolgeranno non solo nelle città ospitanti Milano e Cortina d’Ampezzo, ma anche in altri centri sportivi distribuiti tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.

Si tratta della prima edizione olimpica invernale organizzata congiuntamente da due città, con l’apertura prevista allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano il 6 febbraio 2026 e la chiusura all’Arena di Verona il 22 febbraio 2026. Le sedi di gara includono impianti moderni come la Milano Ice Skating Arena, il Cortina Curling Olympic Stadium e il Tofane Alpine Skiing Centre, a testimonianza della complessità e dell’importanza infrastrutturale dell’evento.

La Fondazione Milano Cortina 2026, istituita nel 2019 e presieduta da Giovanni Malagò, è l’ente responsabile della gestione organizzativa dell’evento. Il suo ruolo è cruciale per assicurare il successo dei Giochi, che rappresentano un’occasione di grande visibilità per l’Italia e un’opportunità di sviluppo economico e turistico per le regioni coinvolte.

La gestione e le controversie nella Fondazione

Nonostante le aspettative e l’entusiasmo attorno ai Giochi, la Fondazione Milano Cortina 2026 è stata al centro di diverse polemiche legate alla gestione interna, in particolare in tema di reclutamento del personale. La Procura ha evidenziato come la mancanza di trasparenza abbia generato dubbi su fenomeni di clientelismo e favoritismi che, sebbene non configurabili come reati penali, risultano comunque problematici sotto il profilo etico e amministrativo.

L’ex amministratore delegato della Fondazione, Vincenzo Novari, e altri dirigenti sono stati oggetto di indagini anche per presunti casi di turbativa e corruzione relativi agli affidamenti diretti per servizi digitali. Questi filoni, al contrario di quello sulle assunzioni, non sono stati archiviati e pendono davanti alla Corte Costituzionale, che dovrà esprimersi sulla natura pubblica o privata della Fondazione, questione centrale per la qualificazione giuridica degli atti e dei reati contestati.

Tra i nuovi amministratori, Andrea Varnier ha sostituito Novari a novembre 2022, in un momento delicato per la gestione dell’organizzazione, mentre la società SIMICO si occupa della realizzazione delle infrastrutture necessarie per i Giochi, in collaborazione con enti locali e nazionali.

Un evento di portata storica per l’Italia

I Giochi di Milano Cortina 2026 rappresentano la terza edizione olimpica invernale ospitata dall’Italia dopo Cortina del 1956 e Torino del 2006, e la quarta complessiva includendo l’edizione estiva di Roma 1960. Inoltre, con la duplice sede di Milano e Cortina, l’Italia inaugura un modello organizzativo innovativo nel panorama olimpico.

L’evento è seguito con grande attenzione anche per le novità sportive, tra cui l’esordio dello sci alpinismo e l’introduzione di nuove gare in discipline come lo slittino e lo sci acrobatico. Le mascotte ufficiali, Tina e Milo, rappresentano simbolicamente le due città ospitanti e accompagneranno l’evento, che si preannuncia come una grande festa dello sport e della cultura italiana.

Nonostante le difficoltà e le controversie emerse, Milano Cortina 2026 si prepara a essere un appuntamento di rilievo internazionale, con un’organizzazione che punta a garantire trasparenza e successo, anche alla luce delle recenti verifiche giudiziarie sulle pratiche amministrative. La vicenda delle assunzioni, ora chiusa con la richiesta di archiviazione, rappresenta un capitolo importante nel percorso di trasparenza e responsabilità che accompagna la preparazione di uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno prossimo.

Tags: Milano Cortina 2026

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