Buonfiglio, con ampia esperienza olimpica e gestionale, punta su investimenti nello sport, rilancio degli impianti e valorizzazione delle discipline minori.
Roma, 26 giugno 2025 – Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha un nuovo presidente: è Luciano Buonfiglio, eletto con una netta maggioranza nel corso della riunione del Consiglio Nazionale elettivo tenutasi al Palazzetto polifunzionale del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”. Il napoletano, classe 1951, ha ottenuto 47 voti contro i 34 di Luca Pancalli, suo principale sfidante, diventando così il dodicesimo presidente nella storia del CONI.
Elezione e primo discorso del neo presidente Buonfiglio
La vittoria di Buonfiglio è arrivata già al primo turno di votazioni, segno di un consenso abbastanza netto, soprattutto tra i sostenitori dell’uscente Giovanni Malagò, sotto la cui presidenza Buonfiglio ha ricoperto la carica di vicepresidente dal 2013 al 2018. Nel suo primo intervento da presidente, Buonfiglio ha voluto rivolgere un ringraziamento a Pancalli, sottolineando l’importanza delle competenze nel nuovo organo e la necessità di passare dai discorsi ai fatti concreti: “Non è il tempo delle parole, ci aspettano i fatti”. Ha inoltre invitato tutte le componenti del CONI a votare con razionalità e responsabilità, anticipando la prossima elezione della giunta che dovrà accompagnare questo momento di grande cambiamento.
La sconfitta di Pancalli ha avuto anche una valenza politica, con un ridimensionamento delle posizioni di figure di spicco come Paolo Barelli e Angelo Binaghi, che avevano fatto affidamento sull’ex presidente del Comitato Paralimpico per un cambio di rotta.
Chi è Luciano Buonfiglio: un presidente con un profilo olimpico e manageriale
Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak da oltre vent’anni, è noto per la sua gestione oculata e i risultati ottenuti nel mondo sportivo. Ex atleta olimpico semifinalista nel K4 a Montreal 1976, è stato definito un presidente “olimpico” in senso stretto, il primo a guidare il CONI in 110 anni di storia con un’esperienza diretta sul campo.
Nel corso della sua lunga carriera sportiva e manageriale, Buonfiglio ha dimostrato di saper coniugare rigore amministrativo e passione per lo sport: la sua federazione è passata da 5.000 a 20.000 tesserati, con un significativo miglioramento nella gestione delle risorse e una forte attenzione al contenimento dei costi. Nel suo programma ha posto l’accento su temi importanti come la necessità di investimenti mirati, la doppia carriera degli atleti, il sostegno alle discipline meno sviluppate e il rilancio degli impianti sportivi, con particolare attenzione alle aree del Sud Italia.
Pur riconoscendo il valore e l’eredità della presidenza Malagò, Buonfiglio ha sottolineato la sua intenzione di portare una gestione meno personalistica e più condivisa, privilegiando il lavoro di squadra con il Consiglio Federale e la Giunta. Tra i punti chiave del suo mandato ci sarà anche la riforma della giustizia sportiva, con un impegno a migliorare tempi, costi e indipendenza delle autorità di vigilanza.
Conosciuto per la sua indipendenza dai poteri politici e la sua esperienza federale diretta, Buonfiglio ha dichiarato di voler coinvolgere tutte le componenti del movimento sportivo italiano per affrontare le sfide future con equilibrio e competenza.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Coni, Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente: "Adesso fatti, non parole"





