Milano, 1 dicembre 2025 – A cinque mesi dal terribile incidente occorso durante le Universiadi di Essen, Lorenzo Bonicelli, giovane promessa della ginnastica artistica italiana, continua il suo percorso di riabilitazione nell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda di Milano. Il 23enne azzurro, vittima di un grave trauma distorsivo cervicale con sublussazione della quinta vertebra, sta affrontando con coraggio e determinazione le sfide della nuova condizione di immobilità, sostenuto dall’affetto della famiglia, della fidanzata Lisa Rigamonti, ex ginnasta ora infermiera, e della comunità sportiva.

La quotidianità di un atleta trasformata dalla riabilitazione
Dopo l’operazione in Germania e il trasferimento in Italia, Bonicelli ha intrapreso un intenso programma di fisioterapia mirato soprattutto al potenziamento della parte superiore del corpo, in particolare delle braccia. L’obiettivo principale è il mantenimento dell’equilibrio da seduto senza il supporto dello schienale, una sfida non semplice per chi convive con una mobilità parziale. “Sono rimasto un atleta, è la mia indole”, racconta Lorenzo al Corriere della Sera, che si sottopone a due sedute giornaliere di terapia, intervallate da allenamenti con i pesi. Di recente ha sperimentato con successo la carrozzina manuale, riuscendo a spostarsi autonomamente da un atrio all’altro, nonostante l’assenza dell’uso delle mani.
Lorenzo ha inoltre aderito a un programma di introduzione allo sport paralimpico, cimentandosi con il tiro a segno con la carabina, attività che gli ha regalato grande entusiasmo e voglia di esplorare nuove discipline, come l’handbike e il nuoto, per cui attende con impazienza l’apertura della nuova piscina prevista a gennaio.
Lorenzo Bonicelli tra isolamento iniziale e ritrovata socialità
Nei primi momenti successivi all’incidente, Bonicelli aveva scelto di isolarsi, accettando visite solo da parte dei familiari più stretti. Col tempo, però, ha compreso l’importanza del sostegno degli amici e della vita sociale, che ora contribuiscono a mantenere alto il suo morale. Le domeniche nell’ospedale si animano con la compagnia di un gruppo di pazienti e amici, tra chiacchiere e sport in televisione, un piccolo rifugio di normalità in un periodo di grandi difficoltà.
L’eco dell’incidente e il confronto con le emozioni
Il ricordo dell’incidente durante l’esercizio agli anelli resta un nodo irrisolto nella mente di Bonicelli: “Mi chiedo sempre dove ho sbagliato, ma so che una risposta non l’avrò mai”. La sera è il momento più difficile, quando i pensieri si affollano e le emozioni di rabbia, tristezza e paura si mescolano in un turbinio che Lorenzo affronta con il supporto di una psicologa. “Parlarne è un allenamento, un modo per scomporre e rielaborare quello che provo”. Il ginnasta è consapevole anche del peso che il suo incidente ha avuto sulla famiglia, di cui si sente parte integrante e da cui riceve forza.
Nonostante tutto, Lorenzo non ha smesso di sognare. “Sono sempre stato un sognatore con grandi ambizioni – spiega – ora vivo giorno per giorno, ma i sogni ci sono ancora, devo solo ritrovarli”. Il giovane atleta si mostra determinato a non arrendersi, come conferma il messaggio pubblicato in un recente video: “Non mollare mai”. Un invito rivolto a se stesso e a chiunque affronti momenti difficili, nell’attesa di poter tornare a vivere con pienezza e a inseguire nuove sfide.


