Al termine del quarto di finale dei Campionati del Mondo Maschili 2025, che ha visto l’Italia superare il Belgio con un netto 3-0, il commissario tecnico Ferdinando De Giorgi ha espresso tutta la sua soddisfazione per la prestazione della squadra. L’allenatore azzurro aveva chiesto una crescita e la risposta dal campo è stata inequivocabile: una partita intensa, giocata con la massima concentrazione, che proietta l’Italia verso le fasi finali del torneo con rinnovata fiducia e consapevolezza.
Il servizio: la chiave del match
Secondo De Giorgi, l’elemento decisivo del match è stato il servizio. “Abbiamo usato la prima chiave che è stata la battuta, sicuramente di altissimo livello oggi“, ha dichiarato il CT. I numeri confermano questa analisi: con soli sette errori a fronte di ben otto ace, gli Azzurri sono riusciti a mettere costantemente sotto pressione la ricezione avversaria. Questa straordinaria efficacia al servizio ha permesso all’Italia di impostare al meglio la fase successiva del gioco, con il muro e la difesa che hanno lavorato in maniera eccellente, anche grazie ad alcuni accorgimenti tattici studiati rispetto al primo incontro. La squadra ha dimostrato una grande efficienza, capitalizzando al massimo l’arma del servizio per dominare la partita dall’inizio alla fine.
Un percorso di crescita costante
La vittoria contro il Belgio non è un episodio isolato, ma il frutto di un percorso di miglioramento costante. “La squadra sta facendo dei passi di crescita ogni partita e questo ci deve dare insomma fiducia e consapevolezza sempre di più“, ha sottolineato De Giorgi. Questa maturità si è vista soprattutto nella gestione della pressione, un aspetto fondamentale in una partita da “dentro fuori” come un quarto di finale mondiale. La squadra ha interpretato l’incontro nel miglior modo possibile, mostrando una solidità notevole sia a livello individuale che collettivo. Le tante difese recuperate e i pochissimi errori commessi durante l’incontro sono la testimonianza più chiara di una squadra che sta crescendo anche dal punto di vista mentale e della gestione dei momenti cruciali.
Un “gruppo speciale”
Al di là degli aspetti tecnici, De Giorgi ha voluto ancora una volta porre l’accento sulla forza del collettivo, definendolo un “gruppo speciale“. L’allenatore aveva già espresso questo concetto prima dell’inizio del mondiale, e la partita contro il Belgio ne è stata l’ennesima conferma. Essere “speciali“, nelle parole del CT, significa aiutarsi a vicenda, essere uniti e condividere un percorso di crescita comune. Questa coesione si traduce in campo in una squadra molto compatta, capace di supportarsi nei momenti di difficoltà e di esaltarsi collettivamente nei momenti positivi. È proprio questa l’anima di un’Italia che continua il suo cammino, consapevole che l’unione del gruppo è la base fondamentale per poter raggiungere i traguardi più ambiziosi.






