Roma, 4 settembre 2025 – La nazionale italiana di pallacanestro scenderà in campo con il lutto al braccio nella partita contro Cipro, valida per la fase a gironi di EuroBasket 2025, in segno di rispetto per la recente scomparsa di Giorgio Armani, leggendario stilista e storico patron dell’Olimpia Milano. La notizia è stata confermata dal presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Giovanni Petrucci, che ha espresso il cordoglio della Federazione e dell’intero movimento del basket italiano.
Giorgio Armani, il cordoglio della Federazione Italiana Pallacanestro
Con una nota ufficiale, la FIP ha espresso il proprio dolore per la perdita di Giorgio Armani, sottolineandone l’importante ruolo non solo nel mondo della moda ma anche nello sport, in particolare nel basket. Armani, da anni patron dell’Olimpia Milano, ha contribuito a riportare la squadra lombarda ai vertici nazionali ed europei, diventando un punto di riferimento per la pallacanestro italiana. Inoltre, durante il mandato di Petrucci al CONI, Armani è stato partner ufficiale delle delegazioni azzurre ai Giochi Olimpici, fornendo l’abbigliamento ufficiale per le cerimonie di apertura e gli eventi istituzionali. La nota evidenzia anche come lo staff tecnico della Nazionale impegnata a EuroBasket 2025 sia vestito da Armani, a testimonianza del forte legame e della stima reciproca che si sono consolidati negli anni.
EuroBasket 2025, un torneo sotto il segno del ricordo
L’EuroBasket 2025, che si sta disputando tra Lettonia, Cipro, Finlandia e Polonia, rappresenta un momento importante per la nazionale italiana, reduce da una serie di amichevoli di preparazione con risultati positivi, come la vittoria per 91-75 contro la Lettonia. La squadra, guidata dal CT Gianmarco Pozzecco, ha dimostrato un buon stato di forma e ha dedicato il recente successo anche alla memoria di un’altra figura storica del basket italiano, Marco Bonamico. L’ingresso in campo con il lutto al braccio nella sfida contro Cipro assume dunque un valore simbolico, per onorare la memoria di due grandi protagonisti della pallacanestro italiana, unendo sport e memoria in un momento di profondo rispetto.






