In vista del rientro in campo di Jannik Sinner dopo i tre mesi di squalifica, il medico della Federazione Italiana Tennis ha rivelato alcuni retroscena sul percorso di preparazione seguito dal campione azzurro
Dopo tre mesi di squalifica a seguito della positività al Clostebol, Jannik Sinner è pronto a riabbracciare il circuito. La lunga attesa per il ritorno del numero uno del mondo sta per concludersi: sabato 10 maggio, al secondo turno degli Internazionali d’Italia, il fuoriclasse altoatesino farà il suo esordio al Foro Italico affrontando il vincente del match tra l’argentino Mariano Navone e il giovane azzurro Federico Cinà, classe 2006. L’ingresso diretto al secondo turno, grazie al bye, gli permetterà di testare il campo con meno pressione, ma ci vorrà tempo per ritrovare il ritmo dei giorni migliori. Il suo staff, intanto, ha lavorato con estrema attenzione per prepararlo nel modo più accurato possibile.
Preparazione a 360 gradi: il lavoro invisibile del team
Nel corso dello stop forzato, il lavoro dietro le quinte non si è mai fermato. Sinner ha intensificato gli allenamenti fisici, ha rivisto aspetti tattici del suo gioco e ha curato con precisione anche alimentazione e integrazione. A raccontarlo è Luca Semperboni, medico della nazionale italiana di tennis e figura di fiducia all’interno dello staff dell’azzurro: “In questi mesi abbiamo variato l’integrazione a seconda del tipo di attività, che si lavorasse sulla forza o si stesse tornando sul campo”, spiega.
Nutrizione e integratori: approccio scientifico e personalizzato
Il contributo dell’équipe Enervit è stato fondamentale. Sempre secondo Semperboni, “su indicazione mia e del professor Angelini che si occupa della nutrizione di Jannik, si è lavorato su integratori in grado di favorire un recupero più efficace. Sono stati sviluppati prodotti su misura per le sue esigenze: uno è già in uso regolare, un altro è ancora in fase di messa a punto. Ora Sinner utilizza anche il ‘Cherry’, un concentrato di antiossidanti già adottato da Pogacar. Affidarsi a un’azienda seria, con esperienza e attenzione alla sicurezza, è un aspetto decisivo”.
Integratori “sicuri”: la parola chiave dopo lo stop
Il concetto di “sicurezza” non è mai stato così centrale. Dopo quanto accaduto, ogni integratore deve essere controllato nei minimi dettagli: dalla composizione alla filiera produttiva, tutto deve essere tracciabile e conforme agli standard WADA. Nessun margine per il rischio.
Semperboni frena l’entusiasmo: “Serve pazienza”
Nonostante la fiducia nel percorso fatto, il ritorno alla piena competitività richiederà pazienza. “Lo vedo motivato, con grande voglia di rimettersi in gioco – ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport Semperboni – ma non sarà un rientro immediatamente semplice. Ho sentito dire ‘meno male che si è fermato tre mesi’, ma se fosse stato davvero un vantaggio lo farebbero tutti. Recuperare distanze, tempi di gioco e ritmo partita non è scontato”.






