Roma, 12 dicembre 2025 – Il campionato mondiale di Formula 1 si è concluso con la vittoria di Lando Norris, ma è ancora una volta Max Verstappen a dominare la classifica dei piloti più pagati del circus, secondo il rapporto annuale di Forbes.
Max Verstappen il pilota più pagato della F1 nel 2025
Nonostante il trionfo in pista di Norris, il pilota olandese della Red Bull Racing si conferma il pilota più ricco del 2025, con un guadagno totale stimato di 76 milioni di dollari: 65 milioni di stipendio e 11 milioni di bonus legati alle performance. Verstappen, 28 anni, campione del mondo per quattro anni consecutivi, guida questa speciale classifica per la quarta stagione di fila, accumulando complessivamente 323 milioni di dollari negli ultimi cinque anni.
Al secondo posto si posiziona Lewis Hamilton, che nella sua prima stagione con la Ferrari ha incassato 70,5 milioni di dollari, frutto di uno stipendio record da 70 milioni più un bonus di 500mila dollari. Terzo, con 57,5 milioni di dollari, c’è il campione del mondo in carica Norris, che ha aggiunto al suo stipendio di 18 milioni un consistente bonus da 39,5 milioni, derivante dai suoi risultati in pista.
Una top 10 milionaria con nuovi ingressi e trend di crescita
La classifica dei dieci piloti più pagati della stagione 2025 include anche l’italiano Kimi Antonelli, rookie in Mercedes, con un guadagno stimato di 12,5 milioni di dollari. Tra gli altri nomi di rilievo figurano Charles Leclerc (quinto con 30 milioni), e Lance Stroll (ottavo con 13,5 milioni), quest’ultimo beneficiario di un aumento salariale dovuto alla sua posizione familiare nel team Aston Martin.
L’analisi di Forbes sottolinea che il forte incremento degli stipendi è legato a due fattori principali: il boom economico della Formula 1, con ricavi medi per squadra che sono saliti a 430 milioni di dollari nella stagione appena conclusa, e il valore medio delle scuderie cresciuto fino a 3,6 miliardi nel 2025, quasi il doppio rispetto al 2023.
Un altro elemento che favorisce la crescita degli stipendi è l’esclusione dei compensi dei piloti dal budget cap imposto ai team, che limita le spese per la progettazione ma lascia libertà nella definizione dei salari, consentendo alle squadre di puntare su driver di alto profilo come leva finanziaria e competitiva.
In sintesi, il panorama economico della Formula 1 continua a evolversi con una crescita significativa dei compensi, che riflette il successo commerciale della categoria e l’importanza strategica dei piloti nell’ecosistema dello sport motoristico globale.






