Roma, 1 dicembre 2025 – Alla vigilia della presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2026, che si terrà oggi pomeriggio nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, emerge una prima analisi sulle prospettive della corsa da parte di Vincenzo Nibali, ex campione e figura di riferimento del ciclismo italiano. Nibali ha offerto un commento sulle dinamiche sportive e sul possibile sviluppo del Giro, soffermandosi in particolare sulle caratteristiche del percorso e sulle potenziali squadre protagoniste, con uno sguardo attento anche agli avversari più temibili.
Le parole di Nibali sul percorso e sugli sfidanti

Secondo Nibali, il percorso del Giro 2026, che sarà svelato ufficialmente oggi, rappresenta una sfida impegnativa ma decisiva per le ambizioni di vittoria. “Prima si arriva in salita dopo sette tappe, questo dirà chi può davvero giocarsi la vittoria”, ha evidenziato, sottolineando come la struttura delle tappe sia ormai una tradizione che aiuta a delineare la classifica ma non garantisce nulla. Il campione siciliano ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza di partire con la massima concentrazione, poiché le squadre di vertice non consentono fughe di corridori tra i primi dieci in classifica, rendendo la gara molto tattica fin dalle prime giornate.
Riguardo agli avversari, Nibali ha citato il confronto tra i migliori specialisti a cronometro: “Vingegaard si è sempre difeso molto bene nella cronometro, ma rispetto a Evenepoel potrebbe perdere qualche secondo prezioso. Stare dentro il secondo al chilometro è già un grande risultato, considerando che la prova si estende per 40 chilometri.” L’ex campione ha anche espresso curiosità sull’interesse che la presentazione del percorso susciterà tra gli appassionati, ipotizzando che la squadra Visma, con Vingegaard in testa, possa confermare il successo ottenuto nel 2025.
Anticipazioni sul Giro d’Italia 2026: la partenza dalla Bulgaria e tappe chiave
Il Giro d’Italia 2026 prenderà il via nuovamente dall’estero, dopo l’edizione 2025 partita dall’Albania. La grande partenza sarà in Bulgaria, con tre tappe che toccheranno città come Sofia, Burgas, Plovdiv e Veliko Tărnovo, offrendo anche un primo confronto con la catena montuosa dei Balcani che potrebbe influire sulle prime classifiche. Successivamente la carovana si trasferirà in Italia, con il primo giorno di riposo previsto proprio in occasione del trasferimento.
Il percorso italiano dovrebbe partire dalla Calabria con due tappe, tra cui una con partenza da Catanzaro e arrivo a Cosenza e un’altra da Praia a Mare verso Potenza. Altre regioni coinvolte saranno la Campania, con una tappa che potrebbe partire da Capaccio Paestum per arrivare a Napoli, e l’Abruzzo, sede della probabile prima salita significativa al Blockhaus. La seconda settimana vedrà inoltre tappe in Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte, con passaggi attesi in località storiche e alcune novità come l’ipotesi di arrivo a Pila in Valle d’Aosta.
L’interesse per il percorso si concentra anche sulla presenza di una cronometro di circa 40 chilometri tra Viareggio e Massa, che potrebbe rappresentare un momento chiave della corsa. Il sindaco di Milano e il patron di RCS Urbano Cairo hanno lasciato intendere la possibilità di una tappa speciale nella città lombarda, forse proprio una cronometro, che potrebbe inserirsi nella seconda settimana di gara.
Il Giro d’Italia 2026 si preannuncia quindi come un’edizione ricca di spunti tecnici e tattici, e le parole di Nibali confermano l’attenzione degli addetti ai lavori verso un percorso che metterà alla prova la preparazione e la strategia delle squadre più forti, a partire dalla difesa del titolo da parte della Visma e del suo leader Vingegaard.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Giro d'Italia, Nibali: "La Visma può bissare il 2025 con Vingegaard"






