Singapore, 30 agosto 2025 – Un episodio controverso ha scosso la delegazione italiana di nuoto durante il rientro dai Mondiali di nuoto a Singapore. Le atlete Benedetta Pilato e Chiara Tarantino sono state fermate dalle autorità locali per un presunto furto di profumi e prodotti all’interno dell’aeroporto cittadino, generando un caso diplomatico che ha coinvolto anche altre due compagne di squadra, Sofia Morini e Anita Bottazzo.
Il fermo di Anita Bottazzo e delle altre azzurre: le indagini a Singapore
Il 14 agosto scorso, le telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Singapore hanno ripreso la Chiara Tarantino mentre inseriva alcune confezioni di profumi nello zaino di Benedetta Pilato, con le due atlete immediatamente fermate dalla polizia locale. Erano presenti anche Sofia Morini e Anita Bottazzo, entrambe non coinvolte nel furto, ma sottoposte a interrogatorio. In particolare, la Bottazzo è stata sottoposta a una perquisizione invasiva, costretta a spogliarsi completamente per verificare l’eventuale occultamento di altri prodotti sottratti.
Successivamente, le registrazioni video hanno scagionato Morini e Bottazzo, che sono state rilasciate. Per Pilato e Tarantino, invece, si è attivata la macchina diplomatica italiana. L’ambasciatore a Singapore, Dante Brandi, ex pallanuotista e ben inserito nel mondo della Federnuoto, ha seguito da vicino la vicenda, garantendo assistenza e tutela alle due atlete. Le autorità locali, dopo un breve trattenimento in albergo, hanno deciso di applicare un’ammonizione e hanno autorizzato il rimpatrio delle ragazze.
Le conseguenze disciplinari e il ruolo della Federazione
L’episodio, sebbene risolto in tempi rapidi, potrebbe avere ripercussioni durature. La Federnuoto si è prontamente dissociata dall’accaduto, sottolineando che “i fatti sono avvenuti al di fuori delle attività federali”. La stessa Benedetta Pilato ha definito l’esperienza come un insegnamento su prudenza e responsabilità personale, lasciando intendere che la Tarantino sarebbe la vera responsabile materiale del furto.
Dal punto di vista disciplinare, la posizione di Pilato appare meno critica: non essendo legata a corpi militari, rischia essenzialmente sanzioni sportive. Diversamente, Chiara Tarantino, che fa parte delle Fiamme Gialle e quindi della Guardia di Finanza, potrebbe affrontare conseguenze ben più severe, inclusa l’esclusione dal corpo militare e sportivo, data la gravità del comportamento associato a un militare.
Reazioni e clima attorno al caso
In un momento di forte tensione mediatica, il nuotatore Thomas Ceccon ha cercato di stemperare la situazione ironizzando sui social network con un commento scherzoso rivolto a Pilato, riferito a una cuffia da nuoto con il suo nome: “Pure questa mi ha rubato”. Un tentativo di alleggerire i toni in una vicenda che continua a suscitare scalpore e discussioni.
La vicenda ha sollevato numerose riflessioni sulla gestione delle delegazioni sportive all’estero e sulle pressioni che possono condurre a comportamenti scorretti, con un’attenzione crescente ai diritti degli atleti e alle modalità di intervento delle forze di polizia in contesti internazionali.


