Roma, 3 dicembre 2025 – La camera ardente allestita sul campo del Foro Italico dedicato a Nicola Pietrangeli, scomparso all’età di 92 anni, ha visto un continuo flusso di persone desiderose di rendere omaggio a una delle più grandi leggende del tennis italiano. Il campione, che ha segnato una pagina indelebile nella storia dello sport nazionale, è stato ricordato con commozione e affetto sincero dai figli e da quanti lo hanno conosciuto.
Un addio nel luogo a lui più caro

Sul campo che porta il suo nome, Pietrangeli ha avuto la possibilità di concludere il suo ultimo viaggio proprio dove ha vissuto le sue più grandi vittorie e soddisfazioni. Il figlio Filippo ha raccontato ai cronisti con emozione: “Era quello che voleva lui, stare qui era il suo volere: sul suo campo dove ha giocato e ha vinto. Non ci aspettavamo tutto questo affetto, a chi non era simpatico non l’ha capito”. Filippo ha inoltre ricordato l’importanza paterna nella sua vita, definendolo un “padre ingombrante ma nel senso buono del termine”, sempre presente e attento.
Anche Marco, un altro dei figli, ha voluto condividere un ricordo vivido e personale: “Papà era un istrione, riusciva sempre a catalizzare l’attenzione di tutti. È stato un uomo che si è divertito tutta la vita”. Marco ha evidenziato il suo impegno anche al di fuori del campo, sottolineando l’importante ruolo ricoperto per 15 anni come presidente di Tennis&Friends, una manifestazione dedicata alla salute e alla prevenzione.
La leggenda di Nicola Pietrangeli
Nicola Pietrangeli, nato a Tunisi il 11 settembre 1933, è stato uno dei tennisti italiani più illustri di tutti i tempi. Nel suo palmarès spiccano due titoli al Roland Garros (1959 e 1960), tre vittorie al torneo di Monte Carlo e due ai prestigiosi Internazionali d’Italia. La sua carriera, caratterizzata da 67 titoli complessivi, è stata coronata da un primato mondiale in Coppa Davis, con 164 incontri disputati e 120 vittorie, record tuttora imbattuto.
Da capitano non giocatore, ha guidato l’Italia alla storica conquista della Coppa Davis nel 1976, un traguardo che ha segnato una svolta nel tennis italiano. Il suo doppio con Orlando Sirola è considerato il più vincente della storia azzurra, con successi memorabili tra cui il titolo al Roland Garros e finali a Wimbledon.
Nel 2006, ancora in vita, ha visto intitolargli uno dei campi più iconici del Foro Italico, un riconoscimento che testimonia il legame profondo tra Pietrangeli e la città di Roma, dove ha vissuto e coltivato la sua passione sportiva.
La sua figura non si limita al tennis: dopo il ritiro ha lavorato nel settore commerciale e ha partecipato a programmi televisivi e film, mostrando una versatilità e una personalità fuori dal comune.
Il tributo al grande campione continua nel luogo che lui stesso aveva desiderato come scenario del suo ultimo saluto, un omaggio sentito che conferma l’immensa eredità lasciata da Nicola Pietrangeli nel cuore degli appassionati di tennis e dello sport italiano.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Pietrangeli, i figli in lacrime: "Non ci aspettavamo tutto questo affetto"






