Roma, 24 dicembre 2025 – Juan Carlos Ferrero, ex numero uno del mondo e attuale allenatore, ha aperto il suo cuore nel corso di una lunga intervista rilasciata a Marca, parlando della recente separazione dal suo pupillo, Carlos Alcaraz, con cui ha collaborato per sette anni ottenendo grandi successi, tra cui 24 titoli ATP e sei Slam. La rottura, annunciata a dicembre, segna un momento delicato per lo spagnolo, che ha espresso la propria sofferenza ma anche la volontà di guardare avanti con serenità.

Ferrero racconta l’addio ad Alcaraz: “Un momento difficile, ma senza polemiche”
“Un momento difficile”, così Ferrero ha definito il periodo successivo alla fine del rapporto professionale con Alcaraz, che ha portato il giovane talento di Murcia a diventare il più giovane numero uno nella storia del tennis mondiale. Lo spagnolo ha sottolineato di essere “ferito” e di aver bisogno di tempo per elaborare la separazione, confessando che sarà dura vederlo giocare solo in televisione. “Ero innamorato del suo modo di giocare, ha un carisma impressionante”, ha aggiunto Ferrero, che però non ha chiuso la porta a un possibile ritorno insieme: “Non essere d’accordo su alcuni punti non inficia il nostro rapporto di amicizia”.
L’ex campione del Roland Garros 2003 ha spiegato che la decisione di separarsi è stata presa di comune accordo, soprattutto a causa di divergenze con l’entourage di Alcaraz. “Loro facevano i suoi interessi, io i miei. Alla fine abbiamo deciso di separarci”, ha detto, precisando che non si tratta di questioni economiche ma di visioni diverse. Un ruolo importante nel processo è stato giocato dall’ingresso di Samuel López, che ha preso il posto di Ferrero come allenatore principale di Alcaraz, dopo aver contribuito al successo di Pablo Carreño Busta, medagliato olimpico a Tokyo 2020.
Il futuro di Ferrero e l’opzione Sinner
Nonostante il dolore, Ferrero ha confermato di non escludere alcuna ipotesi sul proprio futuro professionale. Tra tutte, spicca la possibilità di tornare ad allenare Jannik Sinner, talento italiano attualmente in ascesa nel circuito ATP. “Se arrivasse un’offerta di Sinner ci penserei, perché è un giocatore straordinario”, ha dichiarato Ferrero, “ma ora devo aspettare che il dolore passi”. Dopo otto anni senza pause, l’ex numero uno del mondo ha anche ammesso di apprezzare il tempo trascorso a casa e di aver già ricevuto alcune proposte, sebbene la sua testa sia ancora rivolta a Carlos.
Ferrero, che ha allenato anche Alexander Zverev prima di dedicarsi ad Alcaraz, ha ribadito di essere “in pace con se stesso” e di aver dato il massimo nel ruolo di coach, dedicandosi al 100% al talento murciano. Riconosciuto come miglior allenatore ATP nel 2022 e nel 2025, Ferrero ha espresso orgoglio per il percorso fatto insieme ad Alcaraz, che ha raggiunto risultati storici, come il Career Grand Slam completato nel 2024 e la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Il successo di Alcaraz e l’eredità di Ferrero
Carlos Alcaraz, nato nel 2003 a Murcia, ha raggiunto la vetta della classifica ATP a soli 19 anni, stabilendo numerosi record di precocità. Sotto la guida di Ferrero, è passato da giovane promessa a dominatore assoluto del tennis mondiale, conquistando otto titoli nel 2025, tra cui Roland Garros, US Open e tre Masters 1000. La collaborazione con Samuel López, introdotto nel team nel 2025, ha portato nuova linfa e ha contribuito a migliorare ulteriormente le prestazioni di Alcaraz.
Il primo torneo ufficiale senza Ferrero sarà l’Australian Open 2026, una sfida importante per il campione spagnolo, che punta a completare il Career Grand Slam. Ferrero ha espresso fiducia nelle capacità di Alcaraz di superare questa fase di transizione: “Carlos ha tutto per superare le difficoltà e presentarsi in Australia giocando ad alto livello. Il team sa che può migliorare a livello fisico, tecnico e mentale e lo aiuterà”.
In conclusione, l’ex coach ha sottolineato l’importanza della crescita personale e professionale di Alcaraz, consapevole delle pressioni costanti che gravano sulle spalle del giovane campione. “Cercavamo di fare in modo che fosse sempre molto motivato”, ha spiegato, ricordando come il talento murciano fosse dotato fin dall’inizio di “capacità tecniche, fisiche e mentali impressionanti”.
Juan Carlos Ferrero si trova oggi in una fase di riflessione personale e professionale, mentre osserva da lontano la carriera del suo ex allievo. La sua apertura verso nuove sfide, come quella di allenare Jannik Sinner, testimonia la sua voglia di rimanere protagonista nel mondo del tennis, pur rispettando i tempi necessari per elaborare un addio tanto importante quanto doloroso. Nel frattempo, il circuito attende di vedere come Carlos Alcaraz affronterà la sua nuova avventura senza la guida di Ferrero, con l’obiettivo di continuare a scrivere pagine memorabili nella storia del tennis mondiale.






